Genova. “Non possiamo rinunciare a un’estate. Sarà un’estate come si deve, anche se andare in spiaggia non sarà come le altre volte”. Il sindaco Marco Bucci vede già oltre e pensa a un piano per andare al mare in sicurezza, anche se “i dettagli non li conosco“. Ma l’obiettivo è chiaro: arrivare in modo graduale a riaprire tutti gli spazi dedicati alla vita all’aperto, trovando un modo per rispettare comunque il distanziamento sociale.
Una via soft come dimostra la decisione di tenere chiusi parchi, giardini, lungomare e accessi alla battigia secondo l’ordinanza comunale che resta in vigore fino al 3 maggio nonostante le aperture previste da Toti. “Lo abbiamo fatto apposta perché la riapertura deve essere fatta coi piedi di piombo – spiega il sindaco – e in maniera lenta, anche se io odio le cose fatte lentamente, ma in questo caso è la difesa migliore che possiamo avere” contro il virus.
L’obiettivo è arrivare al 4 maggio eliminando i divieti. “Quando vedremo che riusciremo a rispettare le distanze, potremo riaprire anche tutte le altre aree. Contiamo di poterlo fare entro la fine di questa settimana, incluse le spiagge. Se invece vedremo che non riusciremo a gestire” gli spostamenti “allora cambierò idea. Ma sono certo che le persone si comporteranno bene”. Fermo restando che saranno comunque in vigore le limitazioni del Dpcm: niente assembramenti, niente spostamenti tra comuni se non per ragioni motivate.
E con l’arrivo di maggio si propone con forza il tema dell’estate, tra i balneari alle prese con una riorganizzazione che non potrà certo passare per misure fantasiose come le gabbie in plexiglass e la grande incognita delle spiagge libere. Più bagnini, più controlli, è la strada per evitare che tuffi e tintarella possano trasformarsi in nuove occasioni di contagio. Ma Bucci ne è sicuro: “Si potrà andare in spiaggia seguendo le norme e i regolamenti messi a punto dagli esperti”. Sempre se la famosa curva non tornerà a salire.
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