Genova. Ci sono i segni della corda sul collo di Loredana Stupazzoni, bidella in pensione di 63 anni, che la figlia Giulia Stanganini ha confessato ieri di aver fatto a pezzi dopo che la madre si era già uccisa.
E’ quanto emerge dall’autopsia che è stata eseguita questa mattina dal medico legale Francesco Ventura nominato dal pm Sabrina Monteverde.
Giulia Stanganini, 37 anni, si trova da ieri sera nel carcere di Pontedecimo su misura cautelare del gip Riccardo Ghio per soppressione e distruzione di cadavere, ha fatto a pezzi con un coltello il corpo della madre che in base al suo racconto si sarebbe impiccata in cucina.
La donna è indagata anche per omicidio, accusa che potrebbe cadere se le prime indiscrezioni dell’autopsia a cui ha partecipato anche il medico legale Marco Salvi, scelto come consulente dall’avvocato Chiara Mariani che difende la donna.
L’avvocato ora chiederà una perizia psichiatrica sulla 37enne, che ieri notte si è presentata spontaneamente in questura per confessare il vilipendio sul corpo della mamma con cui i rapporti si erano andati deteriorando dopo la morte del figlio della Stanganini, deceduto a fine novembre a soli 4 anni per arresto cardio-circolatorio.