Il reportage

Coronavirus, trecento vigili in strada per i controlli: “Pochi i furbetti, ma non bisogna mollare ora” fotogallery

Quarantamila controlli e oltre mille sanzioni: personale raddoppiato per il ponte di Pasqua

Genova. Trecento uomini in strada a cui si aggiungeranno altre 200 persone tra volontari della protezione civile e dell’associazione nazionale carabinieri, 40 posti di blocco in quattro giorni e controlli a tappeto sulle strade, nelle vie del centro e in periferia, nei parchi e sulle spiagge.

La polizia locale di Genova in queste festività pasquali mette in campo tutte le forze a disposizione per evitare che gli sforzi fatti dai genovesi in queste lunghe settimane siano vanificati da chi pensa di approfittare di queste giornate di sole per muoversi da casa senza una reale necessità.

“La maggior parte delle persone che fermiamo – spiega il vicecomandante della polizia locale di Genova Varno Maccari – stanno a dire il vero rispettando le norme ma in questo momento chiediamo uno sforzo in più, quello per esempio di fare la spesa una volta alla settimana e non più volte a al giorno e di spostarsi solo se strettamente necessario perché solo in questo modo riusciremo tutti insieme a sconfiggere questa epidemia”.

Dall’inizio dell’emergenza la polizia locale ha effettuato oltre 40 mila controlli ed elevato un migliaio di sanzioni. Ieri i controlli alle persone sono stati 537 e 24 le sanzioni. I controlli erano sopra il migliaio al giorno fino a due giorni fa, ma il calo è facilmente spiegabile con l’impiego della polizia locale nella distribuzione dei buoni spesa ai genovesi che ne hanno diritto sia nei 24 punti di consegna individuati dal Comune sia per le 3500 consegne a domicilio.

Genova24 ha accompagnato questa mattina i vigili in alcune fasi dei controlli: tanti i veicoli fermati in un posto di blocco collocato sui due lati di piazzale Kennedy anche se per la maggior parte si tratta di spostamenti leciti per motivi di lavoro soprattutto ma anche per assistenza o necessità.

Ma i vigili si muovono anche a piedi: controllano il mercato orientale per verificare che le persone rispettino le distanze di sicurezza, fermano i pochi passanti che scorrono in una via XX Settembre desolatamente vuota, danno indicazioni e informazioni, aiutano a compilare i moduli di autocertificazione. “Cerchiamo di capire le esigenze delle persone – spiega un agente – e di essere flessibili se ci rendiamo conto che la persona che abbiamo davanti non se ne sta approfittando. In caso contrario scatta la sanzione: “Per esempio in questi giorni ho controllato per due volte una donna anziana che portava a spasso il cane ai giardini Baltimora e risiedeva a Staglieno. La prima volta l’ho invitata ad andare via spiegandole che era doppiamente sanzionatile, sia perché era lontana dal suo quartiere sia perché i giardini sono chiusi, quando l’ho ritrovata nello stesso posto l’ho sanzionata”.

Controlli serrati a parte, l’emergenza Covid-19 sta mobilitando i vigili genovesi anche nella solidarietà: “Alcuni dei miei agenti – racconta il vicecomandante Maccari – hanno creato una patch che stanno distribuendo ai comandi delle polizie locali di tutta Italia e il ricavato di questa vendita sarà devoluto alla Protezione civile per il contrasto del coronavirus. In pochi giorni sono stati già raccolti 8 mila euro”.

Coronavirus, controlli della polizia locale

Non solo: “Ci sono molti operatori della polizia locale che vedendo persone anziane che si trovano in difficoltà quando terminano il servizio cercano di rendersi utili e vanno a dar loro un aiuto” spiega ancora il numero due dei vigili di Genova.

Ma è vero che c’è più gente in giro? “Da quando la sanzione penale è diventata amministrativa – racconta il responsabile dell’ottavo distretto Antonio Pesce. le strade si sono svuotate perché se alle persone tocchi il portafoglio allora rispettano le regole, ma in questi ultimi giorni in auto ci sono molte più persone – dice – e speriamo che nel fine settimana la gente non voglia fare scherzi”. Chi sono i più indisciplinati? “Diciamo che quello che abbiamo notato sono decine e decine di cani che avranno i menischi fusi a forza di girare tutto il giorno. Addirittura abbiamo scoperto qualcuno che il cane lo ha affittato davvero, a 5 euro per mezz’ora”.

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