Genova. L’impressione è che da domani sarà ancora più complicato, per le forze dell’ordine, far rispettare le regole o quanto meno controllare che siano rispettate. Perché il decreto firmato oggi dal presidente della Regione Liguria, e che integra sostanzialmente l’ultimo dpcm sulle norme per arginare l’emergenza pandemica, potrebbero creare dei casi in cui non sarà facile stabilire cosa sia lecito e cosa no.
Ma le novità introdotte dalla Regione Liguria rispondono a precise esigenze espresse da categorie economiche e cittadini. Stabilimenti balneari aperti per lavori di manutenzione e allestimento delle spiagge, via libera alla consegna delle imbarcazioni già ultimate, sì a piccoli lavori di ristrutturazione e coltivazione di orti privati, sono le principali misure.
“In questo modo – ha commentato Toti – individuiamo fattispecie coerenti con quel decreto ma tipiche della Regione Liguria. Non le riteniamo in contrasto con la normativa nazionale, ma aggiuntive e ulteriormente specifiche”.
Il decreto autorizza “le installazioni e gli allestimenti stagionali necessari per l’apertura degli stabilimenti balneari oltre che di piccoli chioschi già autorizzati” e “la sistemazione delle spiagge”, purché all’interno della concessione demaniale e in area recintata. La misura vale anche per piccoli chioschi e altre attività sulle rive del mare o dei fiumi. “In una regione a vocazione turistica, con la stagione alle porte e senza certezza sulle riaperture – commenta il governatore – dobbiamo consentire di lavorare per montare le cabine, riverniciare, rifare gli impianti idraulici”.
Nell’ambito della selvicoltura e delle attività agricole viene compresa anche l’attività dei giardinieri (nel decreto si parla di cura e manutenzione del verde in aree pubbliche e private, comprese quelle ad uso ricreativo). Inoltre saranno consentite “la coltivazione di piccoli appezzamenti o la conduzione di piccoli allevamenti di animali da cortile da parte di agricoltori non professionali”, sempre nel rispetto delle distanze di sicurezza e comunque all’interno del territorio regionale. Via libera anche all’attività edilizia libera e alle opere per cui è sufficiente la comunicazione di inizio lavori.
Per quanto riguarda la nautica, il decreto regionale dà il nullaosta alle “attività di manutenzione e propedeutiche alla consegna dei mezzi navali già allestiti da parte dei cantieri e il loro spostamento dal cantiere all’ormeggio”, previa comunicazione a prefetto e autorità marittima. Eliminati i divieti anche per chi si occupa della manutenzione a bordo di imbarcazioni da diporto ormeggiate.
“L’auspicio è che si possa iniziare un’attività che individui regole per la riapertura, buone pratiche sui posti di lavoro. A questo cominceremo a lavorare da domani insieme ad Alisa, con le prefetture, le associazioni delle imprese e i sindacati. Alcuni protocolli come quello applicato nel cantiere del ponte Morandi possono essere le linee guida per tutto questo”, ha concluso Toti.