Genova. In Liguria si potrà andare a coltivare un orto o un piccolo appezzamento di terreno per uso personale solo nel proprio comune di residenza, o al massimo in un comune confinante. Lo precisa un’ordinanza emessa oggi dal presidente ligure Giovanni Toti che sostituisce i contenuti del decreto regionale varato nella serata di Pasquetta.
Il documento precedente ricomprendeva “nel novero delle attività agricole” anche “la coltivazione di piccoli appezzamenti (poderi, orti, vigneti) o la conduzione di piccoli allevamenti di animali da cortile finalizzati al sostentamento familiare da parte di agricoltori non professionali”. Così la giunta aveva accolto la proposta dei consiglieri regionali Claudio Muzio (Forza Italia) e Andrea Costa (Liguria Popolare).
Un testo che aveva tuttavia lasciato spazio a numerosi dubbi: è consentito muoversi da una parte all’altra della Regione? Come dimostrare la ragione dello spostamento? E soprattutto: come scongiurare il pericolo che qualcuno usi la scusa dell’orto per raggiungere seconde case in campagna?
Problemi che hanno indotto la giunta Toti ad aggiustare il tiro: “Abbiamo specificato che l’attività è consentita solo nel comune di residenza o al massimo nel comune limitrofo. Dev’essere un appezzamento di terra pertinenziale rispetto all’abitazione e non il giardino di una seconda casa, che resta vietata in questo momento”.
L’ordinanza sostituisce del tutto il decreto e contiene ulteriori precisazioni rispetto alle attività edili consentite, quelle per cui basta la comunicazione di inizio dei lavori.