Genova. “Di lavoro si muore, Confindustria assassina”. Recita così la scritta comparsa nelle scorse ore in via Fieschi, di fronte ai palazzi della Regione. Una protesta riferita sia alle fabbriche tuttora aperte, dove negli scorsi giorni mancavano spesso le mascherine per i lavoratori, sia alle attuali pressioni degli industriali per riaprire subito le attività produttive.
Anche i muri della città, benché le strade siano deserte e solo in pochi passino a leggere, si adattano all’emergenza coronavirus. Nello stesso punto, più di un anno fa, erano stati vergati messaggi all’indirizzo di Salvini “criminale” e Toti “bottegaio”, insieme ad altri messaggi analoghi in altre vie del centro. Le stesse scritte sono state cancellate per far posto a quella nuova.
In corso le indagini per risalire agli autori.