Santa Margherita Ligure. Mentre dalla Regione ancora non trapela nulla sulla modalità di distribuzione delle mascherine gratuite (i dettagli saranno forniti questa sera durante la consueta conferenza stampa sull’emergenza coronavirus), in Liguria c’è chi si porta avanti. Come il comune di Santa Margherita, che ha già predisposto un piano per farle avere a tutti i cittadini “vista l’attuale difficoltà per i privati di reperirle sul libero mercato”.
Da stamattina i sammargheritesi possono ritirare due mascherine a testa presso le sedi della Croce Rossa (dalle 8 alle 12) e della Croce Verde (dalle 8 alle 12) in corso Matteotti, e allo sportello del municipio al piano terra (dalle 9 alle 13). A San Lorenzo della Costa la distribuzione è prevista il giovedì e il sabato dalle 15,30 alle 18 presso la locale sede Avis.
Sarà consentito ritirare le mascherine anche per altri famigliari portando con sé la loro carta di identità o il loro tesserino sanitario, fino ad un massimo di 6 mascherine per persona che ritira. Nelle code “si raccomanda il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale”. Nei prossimi giorni i punti di distribuzione verranno aumentati.
Il sindaco Paolo Donadoni, a differenza del suo collega vicino rapallese Carlo Bagnasco, non ha emesso ordinanze per rendere obbligatorie le mascherine: “Preferiamo offrire alla cittadinanza soluzioni concrete e non creare problemi – spiega – pertanto abbiamo sviluppato un percorso per tappe che ci porta oggi ad aver acquistato circa 10mila mascherine (del tipo “chirurgico”, regolarmente certificate) che saranno distribuite gratuitamente ai nuclei familiari cittadini secondo le modalità che illustrate. Si tratta di una prima fornitura del Comune, che sarà successivamente integrata con quella presumibilmente in arrivo da Regione Liguria”.
In attesa di indicazioni certe da parte della Regione, nella città metropolitana di Genova ci si muove in ordine molto sparso. Il principio è che, se tutti indossano una mascherina in grado di proteggere altri dal contagio, aumenterebbe la sicurezza collettiva. Dopo l’ordinanza di Rapallo che ne impone l’uso solo in luoghi pubblici chiusi, è arrivata quella di Recco che minaccia persino una multa da 3mila euro per chiunque esca di casa senza. Ma visto che non sono ancora disponibili per tutti, i provvedimenti dei sindaci consentono di usare in alternativa mezzi di protezione del volto fai-da-te, come sciarpe e foulard. Peccato che questo metodo, come ci hanno spiegato di recente gli esperti del San Martino, non abbia alcuna efficacia.
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