Protesta virtuale

Coronavirus, niente stipendio per le cameriere in appalto del Bristol. Si.Cobas e Uiltucs lanciano il mail bombing

Protesta virtuale in solidarietà con le lavoratrici a cui la cooperativa non ha anticipato la cassa integrazione

protesta hotel bristol

Genova. Alle più fortunate é arrivato un bonifico di 38 euro, ad altre la busta paga a zero euro e nessun versamento. Questa é la condizione a cui sono condannate le cameriere che lavorano in appalto all’hotel Bristol Palace di Genova, dal primo marzo in cassa integrazione a causa l’emergenza sanitaria tutt’ora in atto. La denuncia arriva dai sindacati Uiltucs e Si.Cobas Genova che spiegano in una nota come “l’accordo raggiunto ai primi di marzo con la Zenith Service, fornitrice del servizio presso la struttura alberghiera, che s’impegnava ad anticipare mese per mese il pagamento della cassa, é svanito come neve al sole quando il decreto Cura Italia forniva fondamentalmente la scappatoia a centinaia di aziende di svignarsela dall’impegno dell’anticipo, condannando lavoratori e lavoratrici al pagamento diretto dell’Inps, di cui a oggi non si conoscono le tempistiche”.

Secondo le previsioni più ottimistiche, denunciano ancora i sindacati i primi soldi potrebbero arrivare a metà maggio.

Per questo Uiltucs e Si.cobas chiedono un gesto concreto per non lasciare sole queste lavoratrici. “Chiediamo a tutti i lavoratori e lavoratrici solidali, alle tante realtà sociali e politiche conflittuali di questa città, un piccolo gesto concreto in solidarietà, inviando una mail all’HotelBristol Palace di Genova (casella di posta: info.bristolpalace@duetorrihotels.com) con il testo “Sono solidale con le cameriere Zenith Service in cassa integrazione. Anticipo della cassa subito!“

“Solidarietà che insieme alle centinaia di lavoratori nelle stesse condizioni andrà costruita nei prossimi giorni e settimane anche lanciando un segnale forte e deciso al governo di questo paese – concludono i due sindacati – succube degli interessi padronali, perché non accetteremo di pagare noi l’ennesima crisi”

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