Liguria blindata

Coronavirus, maxi posto di blocco in autostrada dopo Nervi: “Ma abbiamo sanzionato solo liguri”

Controlli a tappeto della polizia stradale, nel pomeriggio pattuglie ai singoli caselli. Il comandante Mattera: "Conoscono i divieti, ma agiscono per leggerezza"

Genova. Tutti controllati, impossibile sfuggire. A meno che non si decida di passare per l’Aurelia o per le provinciali dell’entroterra, col rischio però di essere ‘pizzicati’ dalle pattuglie dei vigili e delle altre forze dell’ordine. Un posto di blocco totale sull’autostrada A12 in direzione Levante, poco dopo l’entrata di Nervi: è questo il servizio di maggiore impatto organizzato dalla polizia stradale di Genova per impedire fisicamente l’accesso alle località di vacanza in riviera interdette per l’emergenza coronavirus.

Una lunga fila di segnali avverte i viaggiatori appena oltrepassato il casello e incanala il traffico su una sola corsia. All’altezza dell’area di servizio Sant’Ilario Sud avviene il primo filtraggio: i veicoli che trasportano merci vengono lasciati passare, insieme a chi mostra un documento sufficiente a legittimare lo spostamento (ad esempio la tessera dell’ordine dei medici). Tutti gli altri vengono incanalati nel parcheggio e sottoposti a un ferreo controllo. E in alcuni casi sono già fioccate le prime sanzioni.

“Per fortuna sono poche, siamo ancora nell’ordine delle unità – spiega il comandante della polizia stradale di Genova, Giacinto Mattera, che coordina personalmente il servizio -. Nella maggior parte dei casi sono persone che conoscono i divieti ma pensano di poterli aggirare per superficialità e leggerezza”. I numeri della giornata verranno diffusi nel pomeriggio.

Tutti turisti in fuga? In realtà no. Nelle prime quattro ore di vita del posto di blocco non sono passati né piemontesi né lombardi. “Sono tutte persone del posto che credono di poter andare a controllare la propria abitazione, o accompagnano un passeggero senza averne titolo – spiega Mattera -. Dicono che non fanno nulla di male, non si rendono conto del pericolo”. Per tutti loro scatta una sanzione fino a 3mila euro, come previsto dall’ultimo Dpcm, oltre all’obbligo di tornarsene subito a casa.

Il posto di blocco sarà attivo anche nei prossimi giorni, fino a Pasquetta, nelle ore mattutine. Al pomeriggio, invece, saranno attivati controlli a campione alle uscite dei singoli caselli (Recco, Rapallo, Chiavari, Lavagna e Sestri Levante). Un servizio che vede impiegati 14 uomini con sei “bolle di controllo” dove gli utenti della strada vengono passati al setaccio prima di poter riprendere eventualmente il loro viaggio, purché motivato da ragioni di necessità.

Ai controlli della stradale si aggiungono tutti i servizi messi in campo dalle polizie locali dei singoli comuni (a Genova previsti 40 posti di controllo in tutto il weekend esteso), i droni e gli elicotteri per il monitoraggio aereo, polizia di stato, carabinieri, guardia di finanza e motovedette della capitaneria per il pattugliamento delle spiagge. Anche se, a onor del vero, nel nostro giro di ricognizione mattutina abbiamo trovato l’Aurelia tra Recco e Genova completamente priva di controlli.

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