Lettera al direttore

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Coronavirus, la lettera del Forum Terzo Settore Liguria: “Dobbiamo essere comunità di comunità”

solidarietà mani

Genova. Riceviamo e pubblichiamo la lettera del portavoce del Forum Terzo settore Liguria Andrea Rivano.

Carissimi,
la situazione di grande emergenza che stiamo vivendo ormai da diverse settimane, sta mettendo a dura prova tutto il “Paese Italia”. Gli interventi che il Governo e la Nostra Regione hanno messo in atto, hanno un respiro davvero di carattere straordinario come mai, negli ultimi settant’anni, abbiamo memoria.

Siamo consapevoli della grave situazione nella quale ci troviamo, dei disagi e delle ripercussioni, principalmente economiche, che graveranno su tutte le organizzazioni a seguito della riduzione e in molti casi della sospensione delle attività.

Siamo messi tutti a dura prova. Le Nostre realtà di terzo settore, il mondo della cooperazione, le associazioni, gli enti di promozione sportiva, dovranno affrontare un periodo critico nel tentativo di trovare la forza e gli strumenti per ripartire, quando questa situazione sarà superata, perché siamo fiduciosi e sicuri che insieme riusciremo a superarla.

Oggi però più che mai, dobbiamo ricordarci le radici, lo scopo e le finalità di tutti i Nostri enti; l’essere “Comunità di Comunità”, organizzazioni di “Persone per le Persone” valorizzando la centralità della persona stessa prima di ogni altro interesse, devono essere il nostro punto di riferimento ora e sempre.

Oggi i “veri eroi non sono quelli che hanno fama, soldi e successo, ma quelli che danno se stessi per servire gli altri” così Papa Francesco ha ricordato le tante persone che in queste settimane hanno messo in gioco la propria vita per la vita di altre persone.

Il Terzo settore, fin da subito, ha voluto dare il proprio contributo nell’organizzazione e nella gestione delle attività sui singoli territori, collaborando attivamente con la Regione e i vari Comuni, oggi più che mai in ottica costruttiva e comunitaria. Tante sono state e sono tutt’ora le iniziative e le persone coinvolte e altrettanto sono state le proposte e i progetti messi in campo per supportare le persone, in particolare quelle che vivono in una situazione di maggior fragilità, in un’ottica di Responsabilità sociale che da sempre è presente ma che è “venuta fuori” con ancora più forza in questo momento di emergenza che coinvolge tutti Noi.

Un pensiero particolare però, deve andare necessariamente a tutte quelle persone, operatori e volontari che giornalmente e in modo silenzioso svolgono le loro attività principalmente nelle strutture residenziali, a domicilio e nei tanti luoghi di accoglienza che sono stati organizzati; il “rumore” del loro senso del dovere, la responsabilità che stanno dimostrando è coperto solo dalla concretezza delle azioni che svolgono e del loro fare quotidiano. A tutti loro e a tutte le persone che si stanno impegnando va il mio personale ringraziamento.

Pensiamo anche a chi, oggi, è senza lavoro e chi non sa se domani riuscirà a ripartire; a chi sta vivendo dei momenti di solitudine lontano dai propri cari, per necessità o per responsabilità e a chi “semplicemente” resta a casa per dare il proprio contributo; crediamo che sia il momento di pensare concretamente anche al dopo, quando si potrà ripartire, per non farci trovare impreparati, anzi per essere già pronti per poter dare un contributo concreto attraverso azioni e proposte da mettere in atto. Per questo abbiamo già chiesto un momento di confronto con il Presidente Toti e stiamo aspettando di poterci incontrare con Lui per costruire insieme e in sinergia quei percorsi, quelle proposte e quegli interventi che saranno fondamentali per ripartire tutti insieme. Pensiamo che il Terzo settore sia stato presente fin dall’inizio e sarà presente durante tutta l’emergenza, ma vogliamo essere presenti sempre e ancora di più quando “riattiveremo” la Nostra Regione.

Concludo, sottolineando come, anche in questo momento di difficoltà, abbiamo dimostrato come terzo settore, se ce ne fosse stato bisogno, di essere capaci a reinventarci, riorganizzando tutte le Nostre attività e mettendo in atto azioni positive trasmettendo fiducia e Responsabilità. Da qui dobbiamo ripartire e continuare anche per i prossimi mesi che saranno determinanti per sconfiggere questo “virus” che ha ferito tutti Noi.

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