Genova. Gli ‘Amici di Marius‘, ragazzo genovese morto nella tragedia del 14 agosto 2018, hanno donato quattro tamponi ai vigili del fuoco per provare a diagnosticare eventuali contagi da Covid-19 e quindi poter tutelare loro stessi, i colleghi, e le tante persone soccorse in questi giorni.
Un gesto forte e simbolico, ma nato in maniera del tutto naturale, spontanea, senza pensarci su troppo, come quando un soccorritore si butta a capofitto nella tragedia per salvare qualcuno. Esattamente come hanno fatto i tanti pompieri che giorno e notte hanno scavato sotto le macerie del Morandi per salvare più persone possibili.
Gli ‘Amici di Marius’ sono un gruppo di ragazzi, compagni di calcio e amici di Marius, che da quando è mancato mantengono vivo il suo ricordo: “Era un ragazzo molto solare, amante del calcio e dello stare in compagnia, non è stato facile accettare la sua mancanza. Così tutti assieme abbiamo deciso di iniziare un progetto tramite il memorial per fare una giornata dedicata a lui e le sue passioni ma soprattutto con il grande obiettivo della beneficenza”.
Ma quest’anno tutto è saltato, a causa del coronavirus: “Da quando è iniziata questa pandemia abbiamo iniziato a guardarci intorno per capire se c’era la possibilità di aiutare qualcheduno, fino a quando abbiamo letto l’articolo del sui Vigili del Fuoco che pagavano di tasca propria il tampone per sapere se il collega era positivo al Covid-19, come poi, infatti, è risultato essere“.
Da lì l’idea: donare il denaro sufficiente per eseguire dei tamponi ai pompieri esposti, per fermare l’epidemia nelle caserme, e, come purtroppo la cronaca di tutti i giorni ci ricorda, con buone probabilità salvargli la vita. “Dobbiamo ringraziare Genova24 che ci ha messo in contatto con i Vigili del Fuoco – spiega Andrea Cavallino – la loro risposta è stata fin dall’inizio positiva accompagnata da mille ringraziamenti perché non si aspettavano un simile gesto ma a noi è sembrato il minimo, verso persone che hanno dato davvero l’anima lavorando giorni e notti per provare ad estrarre più persone possibili vive dal tragico crollo di Ponte Morandi”.
Grazie a questo gesto ad oggi sono in corso altri test al personale del corpo dei Vigili del Fuoco di Genova, un test che arriva ancora una volta “dal basso”, mentre dalle istituzioni non sembra, ad oggi, muoversi nulla. Nelle prossime ore dovrebbero arrivare gli esiti almeno per un’altro pompiere.
“Se siamo qui è proprio per ringraziarli per tutto quello che hanno fatto – conclude Cavallino – ad epidemia finita e una volta tutti guariti sarà sicuramente per noi un grande piacere poterli incontrare e dare loro un ricordo di Marius”.