Genova. Regolarizzare subito i circa 600 mila stranieri clandestini presenti in Italia per fermare eventuali focolai di contagio e per garantire la tenuta sociale ma anche economica del paese.
A dirlo Andrea Riccardi, presidente nazionale della Comunità di Sant’Egidio nel corso di un’intervista, rilanciata successivamente sul sito ufficiale della onlus: “Questi stranieri sono fondamentali per il settore agricolo e per i servizi alla persona: nella fase 2 ci sarà ancor più bisogno di loro”.
La proposta, secondo Riccardi, potrebbe “necessaria” perché il lavoro “è una questione decisiva per l’uscita del Paese dalla crisi: secondo la Confagricoltura occorrono 200 mila lavoratori, sono a rischio la produzione e gli allevamenti. Bisogna dare la possibilità agli imprenditori di assumere i lavoratori che già sono presenti sul territorio».
Una proposta che sta già facendo discutere: “Il miglior interesse è la solidarietà, io penso che la nostra società abbia retto alla pandemia perché è ancora una società dei legami. La mia è una proposta pragmatica, con i contratti e i contributi ci sarebbero introiti per lo Stato e faremmo lavorare regolarmente persone che comunque non possiamo rimpatriare”.