Genova. L’Acg, Azienda Chimica Genovese, è stata fondata nel 1947 e da allora è sempre passata di mano in mano all’interno della stessa famiglia, i Doldi. Ha attraversato gli anni del dopoguerra, poi il boom economico, la crisi degli anni Ottanta e l’evoluzione della produzione. La sua sede è all’interno della ex Centrale del latte in piazza De Calboli, a Fegino. Per dire che ne è passata di acqua (salata) sotto i ponti ma una situazione come quella che stiamo vivendo oggi, l’emergenza Coronavirus, la Acg non l’aveva mai sperimentata.
“Abbiamo deciso di fare la nostra parte, per senso etico, per facilitare l’attività di strutture di importanza primaria e abbiamo realizzato un impianto per produrre Ipoclorito di sodio all’1%, una sostanza chimica che può essere utilizzata per la sanificazione delle superfici, e donarlo a ospedali, tra cui il Gaslini, case di cura, il carcere di Marassi, alcune scuole, insomma, a chi ne abbia bisogno”, spiega Giovanna Mauro, responsabile commerciale dell’azienda.
L’Acg, una cinquantina tra dipendenti e collaboratori, si occupa di produrre impianti che vengono poi utilizzati nel settore marittimo e in quello Oil & gas. Fincantieri ed Eni sono alcuni dei clienti della società, che ha anche una piccola unità produttiva in Cina e il cui giro d’affari è di livello internazionale.
“I nostri impianti sfruttano il processo dell’elettrolisi utilizzando l’acqua di mare anche se al momento, nell’impianto che abbiamo realizzato per produrre e donare l’ipoclorito di sodio 1%, stiamo usando acqua e sale perché non è semplice approvvigionarci diversamente”, continua Giovanna Mauro di Acg.
L’Azienda Chimica Genovese sta producendo, in totale spirito di solidarietà, circa 2500 litri di sostanza sanificante al giorno. Prodotto quanto mai di primaria importanza in una fase in cui tutto ciò che serve per igienizzare ha prezzi saliti alle stelle. “Non solo – continuano da Acg – ci sono realtà, come il carcere, che anche volendo acquistare questo prodotto dovrebbero fare gare e avere tempi lunghissimi a causa della burocrazia, in questo modo cerchiamo di dare una mano”.