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Coronavirus, bando scuola a distanza: Regione: “Fondi ministeriali raddoppiati”

Assessore Cavo: "Confermiamo la scelta di fornire i voucher alle famiglie"

Ilaria Cavo

Genova. “La Giunta regionale è al lavoro da quando è scattata l’emergenza per dare una risposta forte e chiara all’esigenza di dotazione informatica per la didattica agli studenti liguri. E’ imminente l’approvazione di un bando Fse, elaborato con la vicepresidente Viale (e che dopo l’approvazione sarà illustrato nel dettaglio) e che raddoppierà le risorse stanziate dal ministero dell’Istruzione, nella consapevolezza che i finanziamenti nazionale per la didattica non coprano tutto il fabbisogno ligure”.

Questa la precisazione dell’assessore all’Istruzione Ilaria Cavo, nell’ambito della III commissione odierna e ribadito a seguito dei comunicati stampa odierni di Movimento 5 stelle e Pd. In particolare, circa l’obiezione del Pd di prevedere finanziamenti alla scuole e non alle famiglie Cavo afferma: “Il bando regionale finanzierà voucher alle famiglie. Questa è la strada scelta insieme all’assessore Viale e che vogliamo percorrere: vogliamo andare incontro alle famiglie, a quelle più in difficoltà, a coloro che non hanno strumentazione o traffico dati per i loro figli. Non ci sovrapporremo alle misure del ministero e abbiamo fiducia nelle famiglie: sapranno utilizzare i voucher al meglio nell’interesse dei loro ragazzi”.

Per quanto riguarda il sostegno alle scuole paritarie, “saranno previsti voucher, nell’imminente bando, anche per le famiglie con figli iscritti alle paritarie – precisa Cavo – Come Giunta abbiamo dimostrato da sempre attenzione all’istruzione paritaria, raddoppiando, in 4 anni, le borse di studio per le iscrizioni; adesso abbiamo presentato emendamenti in Conferenza Unificata Stato Regioni per l’istituzione di un fondo a sostegno delle scuole paritarie di ogni ordine e grado e, in particolare, di una ‘quota bambino’ come sostegno agli asili nido e alle scuole di infanzia, oltre a un emendamento per la detraibilità delle rette sostenute dalle famiglie che hanno scelto la scuola paritaria per i loro figli: si tratta di emendamenti correttivi al decreto legge 18/2020 emanato dal Governo espressione di quel Pd che a livello regionale incalza con comunicati chiedendo provvedimenti ma che, a livello nazionale, per questo settore, non aveva previsto misure e interventi”.

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