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Coronavirus, a Genova partono le visite a domicilio: “Erano ferme perché mancavano le tute”

Le squadre Gsat saranno implementate progressivamente fino a 10 unità entro la prossima settimana

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Genova. Sul territorio genovese da domani, giovedì 2 aprile, saranno operative cinque squadre Gsat, che andranno a implementare un primo nucleo di Gsat attivo dall’11 marzo. Le squadre saranno implementate progressivamente fino a 10 unità entro la prossima settimana. È quanto previsto da Asl3, secondo le indicazioni predisposte a Alisa per un progressivo potenziamento degli interventi territoriali.

I Gsat vengono costituiti per garantire l’assistenza ordinaria e la gestione domiciliare dei pazienti affetti da Covid che non necessitano di ricovero ospedaliero. L’attività è quindi orientata a curare al domicilio i pazienti dimessi dall’ospedale, quelli sintomatici per infezione respiratoria acuta febbrile Covid-19 positivi o sospetti, gestiti a domicilio. E quando necessario, a seguito della valutazione del medico, anche pazienti su cui debbano essere eseguiti tamponi.

“Stiamo compiendo uno sforzo straordinario – commenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – per dare risposte appropriate ai bisogni dei nostri cittadini. Dopo il grande lavoro per garantire il maggior numero di letti possibili negli ospedali (siamo la regione con più terapie intensive rispetto al numero degli abitanti), stiamo potenziando l’assistenza territoriale, attraverso un lavoro coordinato da Alisa, grazie alla collaborazione con i medici di medicina generale e della continuità assistenziale. Oggi le nostre squadre territoriali, che non partivano con le visite a domicilio per alcune criticità legate alla mancata consegna da Roma di dispositivi di protezione, sono finalmente in campo grazie a tute protettive, donate però da benefattori, e alle mascherine, che Regione si è procurata attivando canali autonomi di rifornimento. Stiamo lavorando per far lavorare al meglio e in sicurezza queste squadre e garantire continuità a questi interventi fondamentali per i tanti che stanno trascorrendo la malattia a casa”.

“Era necessario un potenziamento dell’assistenza domiciliare e territoriale – spiega la vicepresidente e assessore alla sanità Sonia Viale – specie sul territorio dell’area metropolitana, dove in particolar modo la mancanza di Dpi e la difficoltà a reperire le professionalità hanno ritardato l’attivazione di tutte le squadre previste inizialmente. Siamo consapevoli che il domicilio richiede una particolare attenzione per dare risposte tempestive e puntuali nei contenuti per evitare che i pazienti si sentano abbandonati. Occorre però ricordare che la sostenibilità del sistema passa attraverso la domiciliarizzazione dei pazienti le cui condizioni non richiedono un ricovero ospedaliero: anche per questo – conclude – tutti i casi clinicamente da ricoverare trovano in Liguria il posto letto dedicato in ospedale, specie nelle terapie intensive”.

Il personale coinvolto in ciascuna squadra comprende un medico e un infermiere, su due turni dalle ore 8 alle ore 14 e dalle 14 alle 20, operativi 7 giorni su 7. Nello specifico in questa settimana a regime saranno impegnati 34 medici e 34 infermieri che faranno capo alla Direzione Socio Sanitaria di Asl3.

La base operativa dei Gsat orbita sui 6 Distretti Sociosanitari Asl3: Recco, Struppa, Via XII Ottobre, Via Canepari, Via Soliman, Via Camozzini. “I Gsat – spiega Lorenzo Sampietro, direttore sociosanitario Asl3 – si occuperanno delle problematiche cliniche al domicilio dei pazienti Covid positivi e, in caso di specifica necessità, potranno effettuare anche il tampone. Le squadre sono in rete con il sistema Asl3 e potranno quindi avvalersi di consulenze specialistiche, rimanendo sempre in contatto con il medico curante del paziente. Questo consente di seguire, in questo particolare frangente, la persona in tutte le sue esigenze di salute. Parallelamente alle squadre Gsat – conclude Sampietro -saranno operativi anche i Gruppi Tampone dedicati esclusivamente ad effettuare tamponi al domicilio la cui organizzazione è affidata al dipartimento di prevenzione Asl3”.

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