Genova. Destinare un contributo alle migliaia di lavoratrici e lavoratori stagionali del settore turismo della Liguria che in questo momento non stanno lavorando. E’ questa la richiesta avanzata da Federico Vesigna e Giovanni Bucchioni, segretario generale Cgil Liguria e segretario Filcams Cgil Liguria, nell’incontro di oggi con l’assessore regionale al Lavoro Gianni Berrino.
“La situazione di emergenza sanitaria sta mettendo in ginocchio il settore del turismo: tutto il settore ricettivo è chiuso, alberghi e ristoranti a causa del lockdown non possono chiamare il personale stagionale che è rimasto senza stipendio” affermano i sindacalisti “occorre un contributo straordinario che la Regione deve affiancare ai 600 euro procapite stanziati dal Governo con il Cura Italia”.
“In questo momento – spiegano dal sindacato – un contributo regionale che si affianchi ai 600 euro del Governo, è una boccata di ossigeno per tante famiglie e la Cgil propone di utilizzare le risorse del Patto per il Turismo siglato con le Organizzazioni sindacali confederali e di categoria nel febbraio 2018 e prorogato al maggio 2019. Il Patto prevedeva contributi alle imprese che assumono personale con contratti di almeno 8 mesi, in modo da poter dare la possibilità ai lavoratori di chiedere l’indennità di disoccupazione per i restanti mesi dell’anno.
Nelle precedenti edizioni del Patto la Regione aveva messo a disposizione 3 milioni di euro all’anno, cifra confermata anche per la seconda edizione. Non essendoci più le condizioni per una terza edizione del Patto, la richiesta della Cgil è di investire diversamente queste risorse e di utilizzarle per sostenere il reddito dei lavoratori stagionali del turismo che sono senza stipendio, concludono Cgil e Filcams Cgil Liguria.