Genova. In attesa del picco epidemico legato alla diffusione del Covid-19 tutto si ferma, ma anche no: i cantieri vanno avanti, tutti, dai più urgenti a quelli meno.
Ed è così che in via Burlando si crea il paradosso: decine di persone obbligate ad uscire di casa per spostare la propria autovettura parcheggiata oramai da giorni, in cerca di un parcheggio alternativo, magari anche a diversi isolati di distanza, in pieno contrasto con il decreto del ministero e la logica di “restare a casa” per fermare il contagio.
Una logica che è stata adottata anche da Amiu, che ha sospeso la pulizia meccanica delle strade appunto per evitare di far uscire i cittadini. Ma la fibra ottica non si può fermare; via Burlando, inoltre, è strada di confine per il quartiere di Staglieno e anche per il municipio IV Media Val Bisagno: uscire dalla strada significa automaticamente uscire da quei confini che anche la procura ha specificato come sensibili.
Certo, ci sarà il buon senso di chi è chiamato a far rispettare le regole, ma sono in molti a segnalare questo paradosso: “Viviamo una situazione surreale in cui le persone sono costrette a casa ma devono scendere in strada per spostare l’auto e parcheggiarla chissà dove, rischiando sanzioni per il mancato rispetto del divieto di sosta – sottolinea Roberto D’Avolio, presidente del Municipio Media Val Bisagno – Questa è pura follia, è assurdo che questi lavori vadano avanti in una strada come Via Burlando che già normalmente soffre problemi legati ai parcheggi. Usiamo il buon senso”.