Bogliasco. La psicosi da coronavirus colpisce anche tra gli atleti.
Rachel Whitelegge, giocatrice statunitense del Bogliasco 1951, ha deciso di far rientro in patria a causa dell’emergenza.
Una scelta personale, comunicata dalla diretta interessata alle compagne nelle scorse ore, dettata dai timori derivanti dalla situazione relativa al diffondersi del CoVid-19. La società Bogliasco 1951 “prende atto con rispetto e stupore” della decisione e si trova a dover fare a meno di una delle sue giocatrici quando mancano ancora otto giornate al termine del campionato di Serie A1.
Pur non avendo avuto alcun tipo di contatto con persone affette dal virus, Rachel ha preferito porre fine alla sua esperienza in Italia, optando per un prematuro e inaspettato rientro in California.
“Siamo molto delusi e rammaricati da questa inaspettata situazione – commenta Simone Canepa, presidente del Bogliasco -. Abbiamo provato a spiegare a Rachel che, come lei stessa ha avuto modo di appurare negli ultimi giorni, restando a Bogliasco non avrebbe corso nessun pericolo e che la situazione in Italia è assolutamente sotto controllo. Purtroppo ciò che negli altri paesi si sta percependo evidentemente non corrisponde alla realtà del nostro Paese. Abbiamo fiducia nel nostro sistema sanitario e nelle indicazioni che arrivano dalle istituzioni. Quanto alla squadra e agli aspetti prettamente agonistici, la nostra attenzione deve concentrarsi sulla salvezza. Questa inaspettata defezione deve fare capire al gruppo che può andare in acqua solo chi è convinto di poter essere utile alla causa. Chi non pensa di esserlo è meglio che si sia chiamato fuori“.