Genova. Non si fermano le polemiche legate alle condizioni di molti lavoratori in ambito portuale, che sarebbero privi dei principali presidi di autotutela in materia di contagio da Coronavirus.
“Avevamo già segnalato alla Regione la difficile situazione che si era venuta a creare presso il terminal PSA di Prà a causa della chiusura dei varchi portuali – scrive Pippo Rossetti – Poi la situazione è peggiorata con circa 600 autisti accalcati davanti all’ufficio merci del terminal PSA di Prà – in attesa di entrare in porto – ammassati nell’attesa di sbrigare le pratiche burocratiche”.
“La sanificazione degli impianti è stata conclusa ed era prevedibile che lo smaltimento del lavoro sarebbe stato molto lungo ma nessun provvedimento è stato adottato – spiega Rossetti – Non si è nemmeno vista la protezione civile comunale che dovrebbe dare assistenza, rimandare tutti i camionisti nelle cabine e dare un flusso regolamentato all’ufficio”.
“Ho segnalato alle autorità competenti la necessità che intervengano subito per permettere ai camionisti provenienti da varie parti d’Italia di attendere in sicurezza – dopo una lunga stremante attesa – e che siano anche assistiti e supportati – conclude – Sicuramente come dice il presidente Toti ci vuole rigore e serietà ma bisogna iniziare a intervenire sulle urgenze che si presentano, facendo ognuno il suo. Il sindacato da ieri chiede all’azienda di agire per evitare ritardi e affollamenti; nessuno si è attivato dopo le mie e le loro segnalazioni”