Denuncia

Gruppo Pd in Regione: “Allarme per case di cura e centri disabili, necessari i test sierologici”

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Genova. Il gruppo del Partito Democratico in consiglio regionale torna a sottolineare, nell’ambito dell’emergenza Coronavirus, la difficile situazione delle case di cura, per anziani, disabili e malati cronici.

“Un mondo di più di 20.000 persone in Liguria da due settimane chiede aiuto – dicono dal Pd – Sono le strutture che ospitano malati cronici, anziani, malati psichiatrici, disabili, soggetti affetti da dipendenze, le comunità alloggio, con tutti gli operatori che lì esercitano il loro lavoro. La stragrande maggioranza di esse, spesso in totale isolamento, per ora è immune dal virus. Ma probabilmente tra il 20 e il 30 per cento presenta casi di Covid e in questo caso se il personale manifesta i sintomi, dopo avere lavorato spesso senza la necessaria dotazione di tute, mascherine e occhiali, deve astenersi dal lavoro. Non è il momento delle polemiche. A quanto ci risulta è stato comunicato alle strutture che ognuna può portare all’Ospedale S. Martino non più di cinque provette al giorno, con la ricetta del medico. Se hai 100 pazienti tra venti giorni avrai terminato l’analisi di tutti gli ospiti. Una procedura che non è minimamente adeguata al problema”.

“Proponiamo – continua la nota – che siano date immediate disposizioni perché in tre giorni, avvalendosi di laboratori pubblici o privati, ogni struttura esegua l’esame sierologico su tutti i pazienti, in modo da isolare, o lasciare a casa, chi è entrato a contatto con il virus. Tutto a carico del SSR, con i soldi che lo Stato ha messo a disposizione delle regioni. Ai positivi all’esame ematico venga immediatamente fatto il tampone.

Un’altra proposta per affrontare la carenza di personale: Alisa potrebbe abilitare a lavorare gli OSS (Operatori socio-sanitari) che hanno finito o stanno finendo i corsi di formazione regionali. Degli OSS nessuno parla, ma sono fondamentali nelle cure dei malati. Segnaliamo che le comunità alloggio, pur essendo fuori dal circuito sanitario, sarebbe ancora di più necessario che rientrassero nella strategia di governo regionale degli screening e delle tutele degli anziani”.

“Perché è evidente che la crisi degli ospedali ha attratto tutte le attenzioni e ancora una volta la sanità territoriale rischia di essere fortemente trascurata. Trattare il territorio e i malati cronici come un mondo di serie B non è né giusto né intelligente, perché monitorare il personale più esposto consente di ridurre il contagio. Dopo una settimana di false partenze vorremmo sapere quanti esami, dove e con quali tempi verranno eseguiti nel mondo della sanità e nelle strutture territoriali dove regna ancora oggi il senso dell’abbandono”, conclude il gruppo Pd in Regione Liguria.

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