Genova. Una diminuzione degli inquinanti, con un miglioramento della qualità dell’aria. Il vantaggio dell’obbligo di stare a casa salvo cause di vera necessità, sta avendo un effetto positivo sull’ambiente, almeno in parte. Gli effetti si stanno cominciando a vedere a partire da questa settimana.
Andando a guardare i dati di monitoraggio di Arpal, si notano alcune differenze. A diminuire sono soprattutto le concentrazioni del pm10, le polveri sottili.
La media di 24 ore relativa al 16 marzo vede una diminuzione a 13 µg/m3 in corso Firenze e in corso Europa, 12 in corso Buenos Aires, e 14 a Multedo. Per fare un confronto con lo stesso giorno della settimana i valori di lunedì 17 febbraio erano di 16 in corso Firenze e corso Buenos Aires, di 18 a Multedo e di 20 in corso Europa.
Andando a confrontare altre giornate, si può notare come il dato del 16 marzo sia già molto inferiore rispetto per esempio a quello di giovedì 13 marzo, in cui il dato del pm10 era di 15 in corso Firenze, 19 in corso Buenos Aires, 23 in corso Europa e 18 a Multedo.
Un po’ meno evidenti le differenze di concentrazione su un altro inquinante, l’NO2 ossia il biossido di azoto, legato a doppio filo alla presenza di navi in porto.
Sempre lunedì 17 febbraio l’NO2 aveva una media oraria di massima di 83 µg/m3 in corso Europa, di 73 in via Buozzi, di 27 a Multedo in via Ronchi.
Un mese dopo, il 16 marzo, sempre un lunedì, il dato di corso Europa è diminuito a 62, quello di via Buozzi a 54, mentre a Multedo è aumentato a 59.
La concentrazione degli inquinanti dipende molto anche da altri fattori come le condizioni atmosferiche. Per esempio il 13 marzo l’NO2 aveva concentrazioni molto più alte rispetto alle due date prese in considerazione: una media oraria di 105 µg/m3 in corso Europa, di 123 in via Buozzi, di 82 in via Ronchi.