Da sapere

Coronavirus: uffici del Comune aperti su appuntamento per i servizi essenziali

I dettagli spiegati dagli assessori Balleari e Piciocchi

Genova. Non uscire di casa per fare documenti che possono essere rinviati. Questo l’appello dell’assessore comunale Stefano Balleari, che ha delega a Servizi civici e Anagrafe, mentre il collega Pietro Piciocchi, spiega come si stiano riorganizzando anche le attività della giunta e dei lavoratori del Comune di Genova in un video istituzionale diffuso ieri sera.

“In caso di carta d’identità scaduta – spiega Balleari – l’ufficio è accessibile solo per appuntamento”.

Balleari ricorda anche che altri servizi anagrafici sono aperti, ma che in ogni caso alcuni documenti per cui non è necessario andare in corso Torino possono essere effettuati nelle edicole convenzionate e agli sportelli Aci, inoltre, chi ha lo Spid può farlo direttamente da casa.

Le denunce di matrimoni, unioni civili, divorzi saranno consentite solo alla presenza dei diretti interessati. Sospese le cerimonie. I giuramenti per la cittadinanza sono possibili solo su appuntamento, così come il testamento biologico e le dichiarazioni di nascita che però sono anche rilasciate dall’ospedale in cui avviene il parto.

“Regolarmente funzionanti – chiarisce Balleari – i settori delle denunce di morte, delle richieste di autorizzazione dei trasporti funebri, dell’autorizzazione a cremazione e sepoltura”.

L’assessore Pietro Piciocchi, che tra le numerose deleghe ha anche quelle agli uffici tributari e alle politiche della casa, aggiunge: “Siamo i primi a dare l’esempio nell’osservanza scrupolosa delle norme emanate dal presidente del Consiglio dei ministri. I nostri appuntamenti sono solo svolti in videoconferenza o telefonicamente”.

È in corso di riorganizzazione il servizio di ricevimento del pubblico: appuntamenti telefonici per una durata massima di 30 minuti, sia per il settore dei tributi sia per quello politiche per la casa. Piciocchi ricorda anche che sono state rinviate le scadenze tributarie, il pagamento della Tari in primis, per cui non c’è nessun bisogno di affollare gli uffici.

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