Solidarietà

Coronavirus, Tursi potenzia l’accoglienza per i senza dimora: spazi anche all’ostello del Righi

Raddoppiati i posti letto al Massoero. L'iniziativa è nata dalla collaborazione tra il Comune, la Comunità di Sant'Egidio e Agorà società cooperativa sociale

clochard

Genova. Da ieri tardo pomeriggio, lunedì 16 marzo, il Comune ha aperto un nuovo spazio per l’accoglienza continuativa (h 24) delle persone senza fissa dimora al secondo piano del Massoero. L’iniziativa è nata dalla collaborazione tra il Comune, la Comunità di Sant’Egidio e Agorà società cooperativa sociale.

Si tratta di venti posti, di cui oggi si prevede già la completa occupazione. I venti nuovi posti si aggiungono ai 36 già disponibili al primo piano del Massoero, gestiti dal Comune insieme ad Afet Aquilone onlus e Agorà, e a circa altri cento offerti complessivamente dalle strutture sparse per la città, come previsto dal Patto per i senza dimora che riunisce realtà pubbliche e del terzo settore.

Gli uffici sono al lavoro per ampliare ulteriormente la disponibilità di posti, in modo da non lasciare nessuno in strada. Il Comune in queste ore sta attrezzando l’Ostello del Righi, che ha una capienza di ulteriori 54 posti, e sarà pronto a breve per l’accoglienza.

L’emergenza Coronavirus aveva spinto da subito il Comune ad aumentare i servizi di accoglienza alle persone senza fissa dimora, in modo da mettere nelle condizioni di sicurezza previste dal decreto #iostoacasa anche le persone che non hanno una casa in cui andare.

«Fin dall’inizio dell’emergenza Coronavirus abbiamo trasformato le residenze da notturne in continuative, garantendo cioè un’accoglienza 24 ore al giorno invece che solo per dormire – spiega Francesca Fassio, assessore alle politiche Socio sanitarie -. Non possiamo obbligare nessuno ad andare in una struttura di accoglienza, ma anche grazie alle associazioni stiamo rintracciando tutti coloro che sono ancora in strada per invitarli a recarsi in una delle strutture: i posti ci sono. Non si tratta di numeri molto grandi, qualche decina di persone. Ringrazio i volontari e gli operatori, che stanno dimostrando grande disponibilità, impegno e senso di responsabilità, nonostante i pesanti limiti alla loro attività giustamente fissati dal decreto per garantire la sicurezza di tutti».

Senza uscire dalla struttura, gli ospiti ricevono tre pasti al giorno in buste chiuse o già porzionati. Insieme agli enti è stato deciso che, per evitare il contagio e nel rispetto delle norme di sicurezza, gli ospiti possono uscire solo ed esclusivamente per comprovate e certificate ragioni di necessità. Il Comune ha anche individuato alcune stanze in cui ospitare chi, tra i senza fissa dimora, dovesse risultare positivo al virus o essere in quarantena.

Per quanto riguarda l’Ostello del Righi, Stefano Balleari, vicesindaco e assessore con delega al Patrimonio, spiega: “In attesa del nuovo bando per la completa valorizzazione del bene, il Comune ritiene opportuno utilizzarlo per far fronte a quest’emergenza: tutti devono avere la possibilità di stare a casa, anche se una casa non ce l’hanno”.

leggi anche
Coronavirus ad Alassio
Bollettino
Coronavirus, la curva del contagio sale ancora: 730 positivi in Liguria, oltre 400 in ospedale
medico ricetta medica
Da sapere
Coronavirus, ricette via web e in studio solo su appuntamento per medici di famiglia e pediatri
Generica
Quale casa?
Coronavirus, la denuncia di Cinzia: “Multata di 280 euro perché sono una senzatetto”

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.