Genova. “Nessuno si aspetti che le chiusure portino un effetto immediato sui numeri. Gli effetti si verificheranno martedì, mercoledì della prossima settimana. Solo allora sapremo se saremo riusciti a contenere l’epidemia. È come un’onda di piena, adesso ci aspettiamo che l’acqua salga“. È l’analisi del presidente ligure Giovanni Toti nel corso del quotidiano aggiornamento sull’emergenza coronavirus nel primo giorno di chiusura estesa delle attività commerciali decisa ieri sera dal premier Giuseppe Conte.
Un’epidemia, dice Toti, “che in Liguria ci sta mettendo a dura prova ma che non sta ancora producendo effetti che ci preoccupino dal punto di vista dell’offerta ospedaliera. I numeri dei contagi disegnano una curva che finora è quella che ci aspettavamo. Ci aspettiamo un picco importante nei prossimi giorni di contagi, di pazienti e purtroppo anche di ricoveri in terapia intensiva. Quelli che vedremo sono contagi avvenuti prima dei decreti, quando non c’erano restrizioni”.
Al momento in ospedale sono ricoverati 137 pazienti, di cui 38 in terapia intensiva. Nei prossimi giorni saranno disponibili 100 posti letto aggiuntivi in terapia intensiva, cifre che al momento consentono al sistema sanitario ligure di reggere senza problemi.
Nel fine settimana “si prevedono corpose dimissioni dagli ospedali”, precisa ancora Toti. Per le convalescenze dei pazienti sono disponibili residenze protette in una Rsa di Sturla (la stessa che ha ospitato i marittimi della Gnv) ma nei prossimi giorni potrebbe arrivare in porto il traghetto che potrà fungere da nave-ospedale. “Potrà aggiungersi se ci saranno tutti i timbri e i bolli necessari”, aggiunge il governatore spiegando che sono in corso verifiche tecniche per capire se l’imbarcazione può essere attrezzata per ospitare persone in quarantena.