Caso

Coronavirus, scoppia la guerra delle mascherine. Toti: “Quelle che ci manda il Governo? Irrilevanti”

"Solo 4.500 sono utili negli ospedali, ma le finiamo in un giorno". Lite con la Sardegna, ma giovedì arriva il carico cinese

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Genova. “Ringrazio i commissari Arcuri e Borrelli che si stanno spendendo moltissimo per rifornire il paese di mascherine, ma i flussi in arrivo sono irrilevanti rispetto ai fabbisogni totali della Liguria”. Risponde così il presidente Giovanni Toti all’annuncio del Pd che ha comunicato l’arrivo di 100mila dispositivi di protezione dal dipartimento nazionale della protezione civile. Una quantità che, secondo il governatore, è ancora largamente insufficiente.

“Delle 80mila mascherine in arrivo previste questa sera solo 4.500 sono del tipo FFP2 che servono ai sanitari per lavorare nei reparti di terapia intensiva e subintensiva. Le altre sono chirurgiche, e non è quella l’emergenza del momento”, ha aggiunto Toti. E l’assessore alla protezione civile Giacomo Giampedrone rincara la dose: “Chi esulta per l’arrivo di 4mila mascherine, che è la quantità necessaria al sistema sanitario ligure in una giornata, si commenta da solo”.

Arriverà invece giovedì il carico di mascherine FFP2 e FFP3, un milione in tutto, donate dalla Cina con la mediazione del gruppo Giglio. La merce atterrerà a Malpensa e verrà portata nel centro di distribuzione dell’ospedale San Martino, lo stesso dove in queste ore stanno confluendo quelle requisite alle farmacie per effetto dell’ordinanza regionale emanata ieri. Ad annunciarlo è lo stesso Giampedrone.

Alla Liguria, ha confermato Toti, sarà assegnata anche parte di una partita di mascherine sequestrate in Sardegna perché destinate a un’azienda privata. “Un’ordinanza della protezione civile nazionale che prevede non ci siano consegne ai privati – ha spiegato il presidente -. Un pezzo di quel carico sarebbe stato destinato comunque ad aziende di Genova e quindi abbiamo ottenuto che fosse destinato comunque al nostro sistema sanitario”. Non del tutto d’accordo il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, che voleva tenersele tutte: “Non posso permettere che lascino l’isola”, aveva dichiarato in giornata.

L’obiettivo è diventare autosufficienti e arrivare a produrre in Liguria le mascherine, che attualmente arrivano quasi solo dalla Cina: “Stiamo costruendo una rete logistica di produzione ligure con fornitori nostri che già nelle prossime ore dovrebbe dare risultati – ha detto Toti -. Nei giorni a venire contiamo di essere autosufficienti”.

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