Genova. Era la prima volta e non tutto è filato liscio. Stamattina, all’entrata del cantiere del nuovo ponte sul Polcevera, gli addetti alla sicurezza hanno misurato la febbre agli operai che montavano in turno. Una complicazione, compresa nelle misure varate dalla struttura commissariale per l’emergenza coronavirus, che ha creato ritardi e qualche malumore.
“Domani sarà studiata una procedura per rendere più fluido l’accesso“, fanno sapere dalla struttura commissariale. Anche perché questa sarà una settimana clou, e al rispetto delle norme di sicurezza, ancora più stringenti per l’emergenza sanitaria, si affianca la necessità di osservare la tabella di marcia per il varo del terzo maxi impalcato, quello sopra la ferrovia, che dovrà essere varato entro questa settimana secondo il cronoprogramma confermato da Bucci.
La misurazione della febbre non è l’unica novità che il coronavirus ha portato in dote: i lavoratori devono presentare un’autocertificazione per dichiarare di non essere stati nelle zone focolaio nelle ultime due settimane. Vengono distribuiti kit di protezione comprensivi di mascherine (per chi non può rispettare la distanza di un metro dai colleghi) e gel per lavarsi le mani. L’accesso alla mensa è stato suddiviso in turni per evitare il sovraffollamento, con posti a sedere distanziati. Stop alle visite, anche quelle che prima erano consentite: in cantiere entrano solo i lavoratori in turno.
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