Genova. Aggiornamento ore 19. Msc fa sapere che la nave è arrivata a Corfù e i passeggeri sono stati liberi di sbarcare.
È al largo della Grecia con oltre 2.300 passeggeri a bordo Msc Opera, partita lo scorso 28 febbraio da Genova per un viaggio nel Mediterraneo. La nave è partita alle 13 di ieri dal Pireo, il porto di Atene, dove ai passeggeri che erano scesi era stato chiesto di tornare a bordo e restarci. La misura era stata adottata dopo che un passeggero di nazionalità austriaca, sbarcato proprio a Genova venerdì scorso al termine della crociera precedente, è risultato positivo al test del coronavirus il 3 marzo.
A renderlo noto la compagnia stessa che però, in una nota successiva, precisa: “Di accordo con le autorità sanitarie greche è stato deciso che non sono necessarie ulteriori misure, non ci sono casi positivi al momento e la crociera prosegue regolarmente il suo viaggio”. Quindi a Corfù i passeggeri potranno scendere normalmente. “Non è in atto alcun tipo di isolamento” dice l’ufficio stampa di Msc.
Resta da capire cosa potrebbe accadere se invece dovessero a un certo punto risultare dei casi positivi a bordo. E resta da capire come mai non sia scattata la procedura di isolamento preventivo previsto dai protocolli nazionali in caso di “contatto di caso”: parte del personale a bordo, infatti, potrebbe essere entrato in contatto con l’austriaco contagiato.
La disavventura per i passeggeri era iniziata ieri, quando tutti i turisti sono stati richiamati a bordo mentre si trovavano in escursione ad Atene. In un primo momento si pensava a una minaccia terroristica dovuta alle manifestazioni per la presenza di migranti alle frontiere tra Grecia e Turchia. Una volta giunti a bordo è stato il capitano della nave a informare i passeggeri con una comunicazione scritta.
“Stiamo aspettando ancora indicazioni dalle autorità sanitarie austriache e siamo in contatto con le autorità greche – aveva scritto il comandante – Comunque, stiamo adottando una serie di misure precauzionali per garantire la sicurezza di tutti i passeggeri. Tutti i passeggeri e i membri dell’equipaggio sono tenuti a rimanere a bordo finché non avremo chiarimenti in materia. Non c’è alcuna ragione di preoccuparsi e non abbiamo indicazioni che suggeriscano che possa esserci un caso di coronavirus a bordo”