Appello

Coronavirus, la resa dei costruttori: “Impossibile rispettare le norme, fateci chiudere i cantieri”

Il presidente di Ance Genova Delle Piane: "Impossibile assicurare le misure di sicurezza, alcuni hanno già dovuto chiudere. Toti si faccia portavoce presso il Governo"

Boccadasse cantieri dicembre

Genova. “Fateci chiudere i cantieri”. È l’appello che Ance, l’associazione nazionale dei costruttori, fa partire da Genova alle istituzioni locali e al Governo. Con la motivazione che al momento è impossibile assicurare le condizioni di sicurezza e tutela della salute previste dal decreto.

“Con grande senso di responsabilità, ci troviamo costretti a chiedere un provvedimento che consenta di poter sospendere i cantieri, fatte salve le situazioni di urgenza ed emergenza, perché è impossibile assicurare le indispensabili misure di sicurezza e di tutela della salute dei lavoratori contenute nel Dpcm dell’11 marzo – scrive il presidente genovese Filippo Delle Piane -. Abbiamo fatto e stiamo facendo il possibile per non fermare la produzione del nostro comparto, anche per sostenere l’economia del nostro territorio, ma è ormai chiaro che le imprese non sono più in grado di proseguire senza esporre lavoratori e collaboratori a rischi non gestibili”.

I costruttori gettano la spugna. “Dobbiamo prendere atto che il lavoro in cantiere non è sempre conciliabile con le nuove disposizioni stabilite nell’ultimo provvedimento per la piena tutela della salute dei lavoratori, impegno imprescindibile per ogni imprenditore – prosegue Delle Piane -. Peraltro, alcuni cantieri in città hanno già dovuto chiudere a causa dell’impossibilità di reperire i dispositivi di protezione individuale, di assicurare in sicurezza i servizi di trasporto, vitto e alloggio agli operai o di ricevere le forniture”.

In molti casi, segnala Ance, “sono i committenti e i coordinatori per la sicurezza che prendono atto dell’oggettiva impossibilità dell’impresa di proseguire le lavorazioni nel rispetto delle misure di contenimento e ordinano la sospensione dei lavori. Ma la situazione è generalizzata e non può essere gestita con iniziative singole e non coordinate: chiediamo alle istituzioni un provvedimento immediato e urgente che permetta di sospendere tutti i cantieri e garantisca il ricorso alle misure di sostegno per i lavoratori e le imprese, a partire dall’ampliamento dell’accesso agli ammortizzatori sociali”.

Da qui l’appello al presidente Giovanni Toti perché si faccia “portavoce presso il Governo della necessità di intervenire con urgenza per inserire queste misure, sollecitate anche dalla nostra Associazione nazionale, nel prossimo decreto”.

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