Genova. A un certo punto, oggi, domenica 29 marzo, in osservazione breve intensiva al pronto soccorso dell’ospedale villa Scassi di Sampierdarena – uno degli ospedali che in maniera più pesante stanno affrontando l’emergenza Coronavirus – c’erano quasi 100 pazienti. A seguito dell’iperafflusso registrato oggi e dei numeri simili nei giorni scorsi fino alle ore 11 di domani è stato sospeso l’invio di pazienti verso questo ospedale attraverso il 118, al fine di permettere la progressiva riduzione della criticità.
Per le stesse ragioni di massima affluenza, a partire dalle 16 di oggi, anche per l’ospedale Galliera è stato necessario ridurre in maniera significativa l’invio di ambulanze attraverso il 118, fino a cessata emergenza. Rimane attivo e sottoposto a particolare impegno per tutta l’area metropolitana genovese, l’ospedale Policlinico San Martino. Lo comunica Alisa, che in giornata ha fornito anche i nuovi numeri del contagio.
Oltre 2600 positivi, oltre 200 registrati oggi – ma l’aumento è legato anche all’aumento consistente dei tamponi effettuati – 166 persone in terapia intensiva e oltre 1200 negli ospedali. “Aumenta la nostra capacità di fare i tamponi e si conferma la minore rapidità del contagio, non sono cresciute in maniera significante le terapie intensive anche se siamo a uno sforzo consistente – ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti durante il consueto punto stampa in sala Trasparenza – i decessi sono stati inferiori a quelli di ieri. Siamo arrivati al plateau della curva e speriamo si trasformi al più presto in discesa”.
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Al momento la Liguria ha una capacità di 1000 tamponi effettuati al giorno, ha detto Toti, fino alla metà della settimana scorsa i tamponi totali dall’inizio dell’emergenza erano stati 7000. “Abbiamo triplicato la capacità dei laboratori – ha affermato il governatore – inoltre da domani iniziano i test sierologici sul personale sanitario e sul campione di cittadini per mappare il contagio”.
Intanto un’altra notizia arriva dal sindaco di Genova Marco Bucci: da oggi sono disponibili i primi 40 posti letto e i primi 14 appartamenti per i medici e infermieri che preferiscano non rientrare a casa per non rischiare di contagiare i familiari. Alcuni alberghi e la curia hanno messo a disposizione del Comune alcune strutture. “Saranno disponibili, in queste strutture, anche i servizi mensa grazie alle aziende che solitamente lavorano per le scuole”, ha detto Bucci. Nei prossimi giorni saranno pronti altri 20 posti e poi ci saranno altre strutture che risponderanno direttamente al bando regionale.