Genova. Fino ad oggi, in questo periodo di emergenza per il Coronavirus, l’attività fisica negli spazi pubblici è stata consentita dal Governo. Sin dal primo decreto, e dai successivi aggiornamenti, risulta permesso svolgere attività sportiva o motoria all’aperto anche in bicicletta, purché sia osservata una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
La possibilità concessa agli sportivi, costretti a stare lontani dalle strutture in cui svolgono gli allenamenti, così come agli italiani che sono soliti fare jogging o camminare per tenersi in forma, ha dato spazio ad inevitabili polemiche, al punto che l’accesso ad alcune aree in cui gli atleti iniziavano ad essere frequentemente troppi è stato interdetto.
Il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, intervistato oggi dal Tg1 sulle misure per contrastare il Coronavirus, ha fatto capire che il prossimo decreto potrebbe vietare ogni genere di attività motoria negli spazi pubblici. “Credo che nelle prossime ore bisognerà prendere in considerazione anche la possibilità di un divieto completo anche all’attività all’aperto – ha detto Spadafora – perché quando noi abbiamo lasciato questa opportunità l’abbiamo fatto perché anche la comunità medico scientifica ci diceva di dare la possibilità a molte persone di poter correre, anche per altre patologie sanitarie. Però l’appello generale era di restare a casa, se questo appello non viene ascoltato saremo costretti a porre un divieto assoluto”.
Interrogato inoltre riguardo alla ripresa del campionato di calcio di Serie A, Spadafora ha dichiarato: “Ritengo possa riprendere a giocare il 3 maggio, almeno questo è quello che speriamo poi valuteremo poi se a porte aperte o porte chiuse, dipenderà dalla situazione. A questo si ci aggiungeranno le varie competizioni internazionali che si incroceranno con in nuovo calendario”.
Di conseguenza, c’è il rischio che tutte le attività sportive, al momento sospese fino al 3 aprile, possano subire un altro mese di stop, fino a venerdì 1 maggio compreso.