Genova. Isolamento e follia e il far west della “giustizia” fai da te. Questo è quello che succede a Marassi, dove nelle scorse ore sono stati rinvenuti bocconi trappola per i cani.
Sì perché in queste settimane di quarantena il disagio sociale si sta manifestando spesso in un brutale ‘tutti contro tutti’, mettendo nel mirino chi “osa uscire di casa“, per portare a spasso il cane o a far due passi; una abitudine consentita nei limiti di legge, e anzi consigliata dall’organizzazione mondiale della sanità per mantenersi in salute, ma che sta generando frustrazioni, abusi e scene di violenza.
Non si contano, infatti, i casi di aggressione verbale dalle finestre e balconi dei palazzi, rivolte verso chi passa in strada: tra le vittime soprattutto i padroni di cani, protagonisti anche prima dell’epidemia di episodi di intolleranza subita a seguito dell’annoso problema delle deiezioni canine abbandonate per strada dai padroni incivili.
E poi il precipizio: in zona via Tortona e via Monte Rosa vengono trovati involtini ripieni di puntine, messi come trappola per i poveri cani, colpevoli solo di essere dall’altra parte del guinzaglio dell’uomo. Diverse le segnalazioni arrivate anche in redazione, con testimonianze diverse, che ci riportano episodi anche di minacce arrivate dalle finestre, e non solo a Marassi.
Insomma, un altro episodio di inciviltà che ha radici ben consolidate e pregresse a questa epidemia, e che la sospensione sociale che stiamo vivendo rischia di far esplodere. E’ forse anche questo un virus da cui dovremmo difenderci?