Genova. E’ stato siglato questa mattina il protocollo di intesa tra Governo, Confindustria e sindacati per far fronte all’emergenza coronavirus nei luoghi di produzione dopo le proteste che sono andate avanti in tutto il Paese visto e i lavoratori, come tutti gli italiani sono fortemente preoccupati del possibile contagio. Il protocollo si legge nel documento ha l’”obiettivo prioritario di coniugare la prosecuzione delle attività produttive con la garanzia di condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro e delle modalità lavorative”.
Per questo “si può prevedere anche la riduzione o la sospensione temporanea delle attività”. Il protocollo elenca una serie di disposizioni di garanzia circa le dotazioni individuali, indispensabili quando non si può rispettare la distanza di un metro, la sanificazione dei locali, la misurazione della febbre in ingresso, l’accesso di fornitori esterni che dovranno avere “procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale in forza nei reparti/uffici coinvolti”.
Particolarmente significativo anche alla luce della scelta fatta ieri da Fincantieri che ha chiuso tutti gli stabilimenti per due settimane ricorrendo alle ferie dei dipendenti anticipate rispetto al periodo estivo, il protocollo dice che “vanno utilizzati in via prioritaria gli ammortizzatori sociali disponibili nel rispetto degli istituti contrattuali generalmente finalizzati a consentire l’astensione dal lavoro senza perdita della retribuzione” e solo “nel caso l’utilizzo degli istituti di cui al punto c) non risulti sufficiente, si utilizzeranno i periodi di ferie arretrati e non ancora fruiti”.
“Questo protocollo dimostra – commenta il segretario della Fiom genovese Bruno Manganaro – che Fincantieri è fuori dalle regole, non solo perché non rispetta il Ccnl visto che un’azione del genere, vale a dire la serrata anticipata, va concordata con i sindacati, ma è anche in contrasto da quel che prevede il protocollo del Governo”. Sulla vicenda i sindacati chiederanno un incontro all’azienda da tenersi prima possibile.
Diverso il comportamento di Ansaldo Energia che questa mattina ha firmato il primo accordo con i sindacati Fiom, Fim e Uilm decidendo la chiusura per tutta la prossima settimana con riapertura il 23 marzo: “Non vengono toccate le ferie dei dipendenti di quest’anno – spiega Manganaro – e dopo aver utilizzato le ferie non fruite verrà utilizzata la cassa integrazione”.
In attesa che al protocollo con le parti sociali si aggiunga il decreto del Governo sulle risorse per le imprese, che dovrebbe arrivare in giornata, già lo sguardo va ai primi giorni della prossima settimana. Ad Arcelor Mittal si sciopera fino a domenica a Genova, ma difficilmente in questo fine settimana saranno garantite le condizioni di sicurezza, e lo stesso vale per le Riparazioni navali. “Chiederemo anche alla luce del protocollo – spiega ancora il segretario della Fiom – alle aziende di fermarsi e trovare un accordo con noi. In caso contrario saremo costretti a ripartire con gli scioperi”.