Genova. Il piano è già pronto ma attende l’ultimo passaggio, quello coi sindacati, che domani mattina sono stati convocati in azienda. Per far fronte alla contrazione di passeggeri causata dall’emergenza coronavirus Amt ridurrà le corse del 20%, garantendo però il servizio in tutte le zone della città e in tutte le fasce orarie. Un piano necessario per contenere perdite che altrimenti peserebbero in modo fatale sul bilancio: meno utenza vuol dire meno biglietti e quindi meno introiti a parità di costi d’esercizio.
In pomeriggio è arrivata l’ordinanza della Regione Liguria che impone agli enti titolari dei contratti di servizio di “provvedere al più presto alla riprogrammazione del servizio di trasporto pubblico locale secondo i piani già predisposti dalle aziende di trasporto pubblico in coerenza con la significativa riduzione della domanda di mobilità che si sta registrando in tutti i territori della regione”. Riduzione che, secondo la stima degli uffici di piazza De Ferrari, ha sfiorato il 90% in alcune zone, mantenendosi comunque oltre il 50% nella città di Genova.
Dunque via un bus su cinque, ragionando in termini di media statistica. La riduzione sarà spalmata nell’arco della giornata e riguarderà un po’ tutte le zone della città. Le ore di punta saranno quelle col minor numero di ritocchi, anche perché l’imperativo categorico che arriva dai sindacati e dalla Regione stessa è molto chiaro: evitare il sovraffollamento, o in altre parole adeguarsi “alle sopravvenute esigenze di prevenzione sanitaria”. A bordo dei mezzi dovrà essere possibile mantenere almeno un metro di distanza dagli altri passeggeri, quindi l’offerta dovrà essere per forza sovradimensionata rispetto alle necessità reali.
In giornata le sigle del trasporto hanno incontrato l’assessore Berrino e hanno ottenuto in sostanza che fosse la Regione ad assumersi la paternità del provvedimento, possibilità contemplata dal Dpcm dell’11 marzo. “Ora dobbiamo contemperare quell’ordinanza con le necessità di non affollare i mezzi e valutare gli impatti sul personale, perché non sappiamo che cosa succederà in futuro”, spiega Edgardo Fano della Faisa-Cisal. A preoccupare i sindacati, oltre alla salute degli autisti, è la possibilità che una prolungata stagione di tagli al servizio si traduca in tagli sui dipendenti. Al momento appare un’ipotesi remota, ma le organizzazioni del lavoro restano in campana.
Il nuovo orario verrà ufficializzato domani (sabato) al termine del vertice che servirà anche a mettere a punto gli ultimi dettagli. Nella comunicazione agli utenti Amt spingerà molto sull’uso dell’app e del sito che rimarranno le uniche fonti per rimanere aggiornati sulla configurazione studiata ad hoc per l’emergenza coronavirus. Le paline, infatti, non verranno aggiornate anche perché si spera che la situazione sia soltanto momentanea.
Intanto anche per le corriere extraurbane di Atp si preparano nuovi tagli, in particolare al sabato quando sarà in vigore l’orario ridotto della domenica. Nei giorni feriali resta in vigore il servizio “sabato non di scuola”. La limitazione complessiva con l’introduzione dei due provvedimenti porta il taglio complessivo di poco sopra il 20% dei chilometri percorsi. Da lunedì prossimo, 15 marzo, è prevista anche la soppressione delle linee C2 e T13 a Chiavari. Anche Atp ha attivato un canale Telegram denominato “atpesercizio” dove trovare in tempo reale le informazioni sul servizio.
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