Roma. “Siamo consapevoli che non è sufficiente agire solo sul piano normativo. La violenza sulle donne è anche un problema culturale ed è per questo che lavoreremo nelle scuole, tra i ragazzi e le ragazze, perché è da lì che deve partire il cambiamento”.
Questo il commento del premier Giuseppe Conte pubblicato questa mattina sulla sua pagina facebook ufficiale in risposta alle notizie che stanno riempiendo la cronaca di queste ore, purtroppo anche a Genova:” Negli ultimi giorni in Italia si è compiuta una strage. Da nord a sud, nell’arco di una settimana siamo costretti a registrare un bilancio orribile: madri e figlie hanno perso la vita per mano di compagni o ex-compagni”.
Una situazione che sarebbe ritratta anche dai numeri, con le statistiche relative ai femminicidi non in linea con il calo registrato nella più grande categoria degli omicidi: in Italia si uccide di meno, ma quando si uccide, le vittime sono sempre di più donne.
La legislazione dello stato recentemente ha introdotto nuove forme giuridiche per dare maggiro tutela: “Abbiamo varato il Codice rosso per offrire alle donne che subiscono episodi di violenza un percorso preferenziale e accelerato di tutela. Ne stiamo monitorando l’attuazione e siamo pronti a renderlo ancora più efficace. Ma siamo consapevoli che non è sufficiente agire solo sul piano normativo”
Ma la sfida, secondo il presidente del Consiglio, la si deve vincere partendo dall’educazione nelle scuole con l’insegnamento del “Rispetto che passa anche dall’uso delle parole, dal linguaggio”.