Genova. Giorni convulsi di (pre) campagna elettorale in vista delle Regionali Liguria 2020 con il centrodestra impegnato a valutare i propri giochi di forza interni e l’opposizione ancora in alto mare sia sul fronte della possibile alleanza PD+M5S sia sul fronte del nome da schierare contro l’attuale governatore Giovanni Toti. Che guadagna, in coalizione, un ulteriore punto di distacco e allarga a +5 la forbice rispetto agli avversari.
Così risulta, almeno, dal “Super Indice Regionale”© di dicembre-gennaio, la proiezione statistica che l’agenzia specializzata Opimedia elabora in esclusiva per Genova24.it sulla base di tutti i sondaggi usciti negli ultimi 15 giorni.
Ma i movimenti più eclatanti si registrano proprio all’interno del fronte anti-Totiano. Sì, perché se da una parte il M5S registra un calo marcato (-4%) rispetto al Super Indice di novembre, il Pd cresce di 2 punti percentuali trovandosi, al 25%, in sostanziale testa a testa con la Lega (stabile al 26%) per la posizione di primo partito.
Lo schieramento di Centro destra, con Liguria Popolare, raggiunge e supera il 50% delle preferenze complessive, a fronte di un potenziale 46% del centro sinistra con il M5S, privo però nel conteggio di “Azione”, neo formazione guidata da Calenda, ma con al suo interno Italia Viva, che pesa un 4% in Liguria e la cui presenza nell’eventuale alleanza giallorossa, così come accade al governo, è tutt’altro che scontata.
Un elemento molto importante da considerare è la rilevanza della scelta delle candidature alla presidenza della Regione. La relativa debolezza dei partiti, determina un’elevata mobilità nella scelta dell’elettore, maggiormente influenzato dalla proposta della persona prescelta quale candidato alla presidenza della Regione. Nelle recenti elezioni in Emilia-Romagna (ma tale fenomeno è registrabile anche in Calabria), il candidato del Pd Bonaccini ha assicurato da solo, con lista associata al suo nome, circa il 6% dei voti in più rispetto alla sua principale concorrente, risultando con questo dato, pressoché decisivo nei risultati.
A questo proposito, il partito di Giovanni Toti, Cambiamo!, in base al Super Indice avrebbe in Liguria un 9% delle preferenze, stabile rispetto alle proiezioni passate, alla stessa quota di Fratelli d’Italia (9%) e ben al di sopra di Forza Italia (4%, in calo di un punto). Tuttavia è noto come la presenza di Cambiamo! come simbolo sia ancora tutta da definire. Nel frattempo Liguria Popolare segna un buon 3%.
Che cos’è il SIR (Super Indice regionale ©). Si tratta di un modello statistico elaborato su base regionale da Opimedia. Il dato finale è il risultato prodotto da modelli matematici appositamente creati, che combinano i dati storici su base locale con gli indici ricavati da tutti i sondaggi elettorali degli ultimi 15 giorni. Dalla combinazione e l’elaborazione dei dati, si ottiene una stima attuale delle forze in campo.
Il SIR (“Super Indice Regionale”©) fornisce dunque, l’andamento del consenso dei principali partiti e delle coalizioni nella regione di riferimento.
Il SIR non è un sondaggio inteso come rilevazione opinionale ma è una proiezione statistica. Il vantaggio di tale tecnica è di potere disporre di una mole elevatissima di dati consolidati e di indici che inglobano numerose ricerche opinionali. Per questo, non trovate in calce a questo articolo la classica scheda informativa proprie delle ricerche dei sondaggio d’opinione, con il numero degli intervistati, i dati e le tecniche di rilevamento.