Genova. “Molti dicono che la sinistra è in panne, che non ha un candidato, a me piace fare le analisi una volta che vedo l’altro esercito in campo. Mai sottovalutare l’avversario”. Il monito arriva da Edoardo Rixi, segretario regionale della Lega, nel giorno in cui Toti ha riunito tutti i suoi ai Magazzini del Cotone per raccogliere idee e consensi in vista della campagna elettorale verso le elezioni. Campagna che, avverte l’ex ministro rivolgendosi a chi dà il governatore uscente come favorito assoluto nella corsa, sarà “molto impegnativa”.
Parole che fanno il paio con quelle dello stesso fondatore di Cambiamo! che a inizio giornata commentava: “Mi preoccupa più non avere un avversario piuttosto che la presenza dei leader politici”. Sullo sfondo c’è l’eterna telenovela dell’alleanza tra centrosinistra e M5s, col reggente Vito Crimi che in una settimana non ha mai dato una risposta all’assemblea genovese che chiedeva il voto su Rousseau e i vertici locali del Pd (e delle altre forze amiche) sempre più spazientiti e preoccupati di farsi sfuggire il candidato civico.
Un’attesa che non lascia tranquilla la Lega e il suo principale esponente ligure. “Io di campagne facili in vita mia non ne ho fatta nessuna. Dobbiamo capire chi c’è dall’altra parte, soprattutto in una regione come questa legata storicamente agli interessi del centrosinistra”, incalza Rixi durante il tavolo con le altre forze della coalizione.
Accanto a lui, prima che Toti salga sul palco per concludere la convention, ci sono Carlo Bagnasco per Forza Italia, Massimiliano Iacobucci per Fratelli d’Italia, Andrea Costa per Liguria Popolare e Manuela Gagliardi di Cambiamo!. Tutti d’accordo: si va uniti per vincere. Ma ciascuno reclamerà la sua fetta. Con qualche competizione interna che potrà riservare sorprese: il partito di Meloni contende voti a quello di Salvini e i moderati di Lupi vogliono fare lo sgambetto a Berlusconi. Ciò che conterà, comunque, sarà il risultato complessivo. E ad oggi i sondaggi sconfessano in qualche modo i timori di Rixi. Anche se lo scenario, appunto, è ancora mutevole.
“Vogliamo che questo ciclo duri altri cinque anni, sarebbe la prima volta che viene confermato un presidente di centrodestra, Biasotti non era riuscito a farsi confermare – ha concluso Rixi – Abbiamo una coalizione che ha dimostrato di saper governare e affrontare le emergenze. Ogni partito della coalizione merita rispetto e deve portare un valore aggiunto. Dobbiamo essere squadra”.
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