Genova. “Arrivare al 21 febbraio senza avere un programma condiviso e senza sapere neppure se voteremo su Rousseau per decidere di iniziare a trattare con il centrosinistra per le elezioni regionali di maggio è, nella migliore delle ipotesi, poco serio. Nella peggiore, sottende la volontà di boicottare la nascita di una possibile alleanza, poiché anche coloro che l’avrebbero preferita saranno portati a pensare “ormai è tardi, non c’è un programma comune”.
Non usa mezzi termini Mattia Crucioli, senatore genovese del M5s, per commentare lo stallo in cui sembra trovarsi il movimento in vista delle elezioni regionali Liguria. Da settimane si attende che i pentastellati diano oppure no il via libera a un’eventuale alleanza con il Pd e il centrosinistra, da giorni si attende di sapere se questa decisione sarà presa sulla piattaforma Rousseau e in quali termini.
Il senatore, uno dei principali sostenitori dell’alleanza – in contrasto con la portavoce e candidata Alice Salvatore – e che già la scorsa durante un incontro a Roma con i vertici del movimento aveva dato forti segnali di malcontento, fa un passo ancora più deciso. “Con rammarico mi vedo pertanto costretto a prendere ufficialmente le distanze dalla gestione di queste elezioni regionali – afferma – qualunque cosa il moVimento deciderà in merito, ivi compresa l’eventuale tardiva convocazione del voto su Rousseau, non vedrà una mia attiva partecipazione”.
“Non resta che sperare in un radicale cambio di leadership – conclude Mattia Crucioli – e che agli stati generali siano disciplinate per statuto le modalità di un proficuo e democratico utilizzo della piattaforma Rousseau”.
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