Genova. A gennaio, quando Linea Condivisa, Pd e M5s annunciarono che avrebbero presentato insieme le loro proposte per la sanità in Liguria, sembrava un chiaro anticipo di alleanza. Nel frattempo, però, ci sono state le primarie online su Rousseau, le regionali in Emilia-Romagna e i vertici di fuoco a Roma (che, a quanto pare, non daranno un responso prima di giovedì).
E così alla fine è accaduta la cosa più logica: Alice Salvatore, la candidata ufficiale dei cinque stelle, prevista tra i relatori del dibattito pubblico in via XX Settembre, non si è presentata e non ha dato preavviso. Ufficialmente per “motivi personali”, anche se le ragioni comunicate agli organizzatori parlerebbero invece di “problemi politici” interni al Movimento.
Un’assenza che si presta a due possibili interpretazioni. O una direttiva arrivata dall’alto per metterla fuorigioco, e quindi un segnale che l’alleanza è fatta anche se lei lo saprà solo tra due giorni. Oppure una strategia degli oltranzisti per proteggerla ed evitare che la sua presenza al fianco di Lunardon e Pastorino potesse far pensare a un “passo indietro”. Resta da chiedersi, allora, che cosa l’avesse spinta a metterci la faccia su un evento che radunava pressoché tutte le opposizioni del consiglio regionale.
A spiccare, invece, è la presenza in sala tra il pubblico di Maria Jose Bruccoleri, consigliera comunale passata dalla Lista Crivello a Italia Viva. Un dato che stride (o forse no) con le indiscrezioni degli ultimi giorni che davano i renziani pronti a sfilarsi dalla coalizione progressista in caso di matrimonio coi cinque stelle. Forse una mano tesa alla sinistra più radicale perché eviti apparentamenti scomodi?
L’unica certezza è che Linea Condivisa non abbandonerà il campo progressista per seguire il Movimento 5 Stelle. Ad avvicinare Alice Salvatore e il progetto politico di Pastorino sarebbero in teoria diversi elementi: la visione comune su sanità, ambiente e infrastrutture (entrambi appoggiano l’alternativa soft alla Gronda), il consigliere fuoriuscito dal M5s Francesco Battistini che funge da pontiere, l’apertura alle “liste civiche” che la candidata grillina ha sempre sottolineato rispetto alla chiusura ai partiti. Ma fonti interne molto affidabili assicurano che, se dovesse saltare l’alleanza, nessuno reclamerà l’indipendenza dal Pd.