Genova. E’ fissata, al momento, tra il 15 e il 25 marzo la finestra temporale di chiusura delle linee ferroviarie che transitano sotto il nuovo ponte di Genova e che dovranno essere interdette per permettere il varo in quota dell’impalcato lungo 100 metri tra le pile 10 e 11, sul lato di levante del cantiere.
La notizia è stata comunicata da Rfi all’unione dei Comuni della Valle Stura, particolarmente interessati da questa chiusura per via dei disagi legati alle limitazioni al traffico sulla autostrada A26.
L’unione dei Comuni (Campo Ligure, Rossiglione, Masone, Mele e Tiglieto), ma anche tutti gli altri utenti delle linee che saranno interessate dallo stop, aspetta ora che la struttura commissariale e il consorzio di costruttori PerGenova diano conferma, conferma che potrà arrivare fino a una settimana prima rispetto alla chiusura prevista.
Le linee che chiuderanno. La linea, su due direttrici – la Bastioni e la Sommergibile – sarà interrotta per un periodo di almeno 10 giorni. Per poco più di una settimana, quindi, la situazione del traffico ferroviario tornerà, in sostanza, quella del dopo crollo di ponte Morandi. La linea Bastioni è utilizzata per il traffico passeggeri e merci fra Genova Sampierdarena e Ovada, Milano e Torino (via succursale e/o via Busalla); la linea Sommergibile è utilizzata per il traffico merci fra gli scali di Genova Marittima e Genova Sampierdarena. Il servizio sarà riprogrammato da Trenitalia sulla base delle indicazioni di Rfi.
Intanto, per i Comuni della Valle Stura, più si va in là meglio è. Questo perché se è vero che la galleria Bertè sulla autostrada A26 in direzione sud sarà riaperta tra il 28 febbraio e il 5 marzo, vero è anche che contestualmente sarà chiusa la gemella in direzione nord.