Genova. Meno cinque giorni al giro di boa. Tra oggi e martedì saliranno in quota quasi 200 metri di impalcato, due travi e una spalla, e la quantità totale di ponte visibile sarà di oltre 500 metri rispetto ai 1067 del futuro viadotto sul Polcevera.
Attività intesa al cantiere di realizzazione dell’infrastruttura che sostituirà il ponte Morandi, crollato il 14 agosto 2018. Oggi salirà in quota il concio di testa della pila 9, operazione propedeutica al varo del primo dei tre tratti di impalcato da 100 metri, tra le pile 8 e 9, e che sarà completato entro la serata di martedì. Domani, venerdì, sale la trave 13-14, nel cantiere levante. Mentre lunedì sarà la volta della spalla della pila 1, laddove il ponte si collegherà al tunnel nella collina di Coronata, sul lato di ponente del cantiere.
“Nel complesso martedì sera avremo in quota oltre 500 metri di ponte – tira le somme il sindaco e commissario per la ricostruzione Marco Bucci – e procedono anche i lavori sulle fondamenta dell’elicoide a levante, sempre con la strategia di procedere in parallelo con le lavorazioni anziché in modo sequenziale”. Questa strategia è quella che consentirà, secondo il sindaco e secondo i costruttori, i ritardi rispetto al cronoprogramma iniziale. Ponte ultimato e collaudato non più il 15 aprile, come da contratto, ma almeno un paio di mesi dopo. Un altro obbiettivo della struttura commissariale è avere tutti gli impalcati pronti per il 20 marzo.
L’operazione in atto martedì, il varo in quota della trave da 100 metri, sarà molto complessa. Anziché le maxi gru cingolate utilizzate sino a oggi per sollevare gli impalcati, saranno utilizzate le maxi gru ma gli strand jack. Saranno impiegate almeno 8 – 10 ore ma potrebbe non essere necessario chiudere strade.