Genova. Si chiamava Giuseppe Gongarini e aveva 74 anni l’uomo il cui cadavere è stato trovato ieri sera in un bosco a Mignanego accanto a una valigetta completamente bruciata a cui lui stesso sembra aver dato fuoco rimanendo poi asfissiato dal fumo e con il volto semibruciato dal rogo.
Sulla strana morte di un uomo anziano, che non aveva la patente né la macchina, indagano i carabinieri. Cosa ci faceva lì senza documenti e senza telefono? E perché arrivare in un posto isolato per bruciare una valigia? Quali carte conteneva e perché ci teneva tanto a distruggerle?
Secondo quanto appreso l’uomo, che aveva avuto in passato piccoli precedenti di poco conto ed è stato identificato per questo proprio grazie alle impronte digitali, viveva di piccoli lavori saltuari.
Era nato a Serra Riccò ma abitava a Genova centro, in via Serra 4. I carabinieri della compagnia di Sampierdarena, insieme al nucleo investigativo del comando provinciale, che fanno capo ai colonnelli Alberto Tersigni e Paolo Sambataro hanno perquisito questo pomeriggio la sua abitazione.
L’uomo era un imprenditore che viveva di piccoli espedienti. Era sposato con una donna di origine cinese, ma erano di fatto separati. Così come i figli non avevano rapporti con lui da tempo. Era in affitto in un appartamento di via Serra dove i militari cercano elementi utili a far luce sul giallo. Secondo quanto appreso sarebbero stati sequestrati un telefono e diversi documenti.