Genova. È tutto vero: alla Marinella di Nervi, ex albergo di lusso affacciato sul mare della passeggiata Anita Garibaldi, sono iniziati i lavori di ristrutturazione. Il cantiere, annunciato a ottobre 2018, era stato stroncato sul nascere dalla “mareggiata del secolo” che aveva fatto crollare una parte della struttura. Oggi è il consorzio La Marinella 1934, che nel 2017 si era aggiudicato il bando per la concessione, ad annunciare ufficialmente sulla propria pagina Facebook l’avvio della riqualificazione.
“Ci siamo resi disponibili a farci carico dei costi di consolidamento strutturale (di competenza del demanio) per questa ineguagliabile proprietà demaniale, quindi dello Stato, dunque di tutti gli italiani, ma in special modo del cuore dei genovesi”, si legge nel post. In cambio potrebbe arrivare un prolungamento della concessione (attualmente vent’anni) a fronte delle spese sostenute oltre gli impegni presi: “Siamo convinti della promessa del Comune di Genova di individuare le compensazioni necessarie a terminare l’opera”, chiarisce ancora il consorzio.
È arrivata insomma la fumata bianca al tavolo delle trattative tra la cordata di imprenditori rappresentata da Igor Mendelevich e il Comune di Genova, che fino a qualche mese fa spingeva per l’ipotesi della demolizione suggerita anche dalle dichiarazioni del sindaco Marco Bucci. Un braccio di ferro a distanza durato per tutto l’autunno scorso e interrotto dal risultato di una perizia tecnica, chiesta proprio da Tursi, che ha escluso il rischio di crollo totale e sbarrato la strada verso l’autorizzazione ad abbattere l’immobile.
Cosa ci sarà? Un hotel 4 stelle, un ristorante di lusso, un bar, una spa e uno spazio esterno fruibile da tutti. Sotto, un attracco per le barche con pontile in legno e balneazione libera. Il progetto non è cambiato anche se i costi sono lievitati: circa 2 milioni l’importo dei lavori, un altro milione da spendere solo per riparare tutti i danni delle mareggiate, 200mila euro già spesi dal consorzio solo per la messa in sicurezza provvisoria. A questa somma andrà aggiunta un’ulteriore cifra per rimuovere il materiale crollato e stabilizzare l’edificio durante i lavori. Esclusa l’idea ventilata a fine anno di una Marinella in versione mignon, su un solo piano eliminando quello superiore, perché non avrebbe consentito a Mendelevich e soci di ammortizzare l’investimento.
Adesso, se le intemperie non si metteranno ancora di traverso, la speranza è quella di vedere i lavori ultimati entro l’estate del 2021, con un anno e qualche mese di ritardo rispetto al cronoprogramma iniziale. Entro pochi giorni l’impresa dovrà fornire al Comune una tabella di marcia aggiornata. Ma la volontà di proseguire c’è da entrambe le parti, ed è la notizia più bella dopo un anno e mezzo di abbandono e crolli che sembravano aver messo la parola fine sulla rinascita della Marinella.
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