Pantere grigie

Liguria come la Florida, Confcommercio lancia la sfida della Silver Economy

La città più vecchia d'Europa si candida a diventare capitale dell'economia a misura di anziano

Genova. “Trasformare l’invecchiamento della popolazione italiana in una sfida sociale, oltre a  un’opportunità economica passando dall’idea di assistenza a quella di offerta di servizi, dal turismo alle nuove infrastrutture”. Il presidente di Confcommercio, Roberto Sangalli, spiega così le dinamiche che si devono muovere attorno alla “Silver economy” che vede in Genova una delle città laboratorio. E proprio nel capoluogo ligure che con il 28% della popolazione residente over 65 è considerata una delle città più vecchie d’Europa, si è fatto il punto sulle strategie in questo comparto all’interno del convegno “Silver & The City. Più consumi, più turismo, più crescita: la terza età ringiovanisce l’economia” organizzato da Confcommercio nazionale in collaborazione con l’associazione “50&piu”.

Anche perché i numeri che sono stati resi noti a livello nazionale nel corso dell’incontro sono molto interessanti. Gli over 65 in Italia sono 14 milioni, e sono cresciuti di oltre mezzo milione dal 2015 a oggi. Persone che hanno una ricchezza media più alta del 13,5% di quella degli italiani, e che spendono molto per musei, mostre, cinema e viaggi. Il 17,4% di loro lavora e il 40% addirittura sostiene i figli e le loro famiglie. Gli over 80, invece, passano dai 2,4 milioni di inizio millennio agli oltre 5 del 2030. Grande incidenza in questo processo ha l’aumento della speranza di vita: negli ultimi 40 anni gli uomini hanno “guadagnato” oltre 11 anni e le donne 9, dati che collocano l’Italia tra i Paesi più longevi al mondo. Da considerare pero’ che oltre 2,8 milioni sono gli anziani non autosufficienti in Italia.

Inoltre, gli over 65 sono l’unica classe d’età il cui rischio di povertà e la cui effettiva povertà sono diminuiti negli ultimi 10 anni. Ciò è motivato da tanti fattori: l’allungamento della vita lavorativa, i risparmi di una vita, minori spese personali e familiari, l’estinzione dei mutui, dei debiti e così via. Ad esempio, solo il 44% delle famiglie under 34 vive in casa di proprietà, contro il 76% delle over 65. Inoltre il 40% dei 61-75enni fornisce aiuti economici ai figli adulti fuori casa e il 34% ai nipoti tra i 18 e i 34 anni (oltre ovviamente ai nipoti tra 0 e 5 anni), per un ammontare complessivo superiore ai 10 miliardi di euro annui, cui si aggiungono gli aiuti di tipo non economico attraverso la messa a disposizione del proprio tempo.

Una fetta di mercato che non può non essere presa in considerazione di una regione come la Liguria è da una città come Genova che, grazie al clima, possono offrire interessanti opportunità. “Genova vuole attrarre la classe sociale più numerosa e ricca d’Europa – spiega il presidente di Confcommercio Genova, Paolo Odone – che spende ogni anno 15 miliardi di euro. Persone benestanti e in buona salute che possono diventare gli inquilini del nostro territorio. Grazie alla silver economy, quindi, possiamo recuperare quel numero di abitanti che abbiamo perso con la crisi dell’industria”.

Il messaggio della Confcommercio, quindi, è quello di fare “matching” con le persone anziane, come ha ricordato Luca Pallavicini, di Confcommercio Salute. “Adesso dobbiamo comprendere come le nostre imprese associate possano mettersi a disposizione di un settore importante, che ha bisogno di servizi alternativi, e che può dare un risvolto diverso anche alla nostra città. L’Italia non è un paese per anziani a dobbiamo iniziare a costruirlo. E noi pensiamo che le persone che vivono nel nord Italia possono venire tranquillamente a passare dei mesi sereni nelle nostre città è nelle strutture che saranno dedicate a loro”.

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