La protesta

Lavoratori ex Ilva: domattina presidio sotto alla Prefettura: “Da Governo ennesimo pasticcio”

Per 280 lavoratori a Genova busta paga ridotta anche di 200 euro a causa del mancato inserimento della maggiorazione della Cigs nel Milleproroghe

ilva

Genova. Presidio domani mattina da parte dei 280 lavoratori Ilva in amministrazione straordinaria di Genova. Si tratta dei lavoratori che non sono stati assunti da Arcelor Mittal e che sono rimasti alle dipendenze dell’Ilva gestita da commissari e si trovano in cassa integrazione integrata dai lavori di pubblica utilità per consentire il rispetto dell’accordo di programma.

Il problema è che nel decreto Milleproroghe, attualmente in fase di conversione, non è stata inserita la maggiorazione della cassa integrazione che è diventata al 60% invece che essere al 70%. La norma, da sempre inserita, riguarda sia i lavoratori di Genova sia quelli di Taranto che sono attualmente in cassa.

“Questo mese – spiegano Fiom-Fim e Uilm in una nota – i dipendenti ex Ilva si ritroveranno dai 100 ai 200 euro in meno in busta paga. Il Governo ha fatto l’ennesimo pasticcio e a pagarne le conseguenze sono i lavoratori”. Per i sindacati “il governo deve mantenere i propri impegni verso questi lavoratori a tutela loro e delle loro famiglie”.

L’appuntamento è alle 9.30 davanti alla Prefettura. L’obiettivo è chiedere al Prefetto in attesa di capire se arriverà una svolta da Roma di convocare Regione e Comune per trovare una soluzione temporanea aumentando le ore dei lavori di pubblica utilità.

Più informazioni
leggi anche
Generica
In prefettura
Stipendi decurtati per i lavoratori Ilva in As: “Incontro urgente con Regione e Comune per ‘salvagente’”

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.