Genova. Per il momento non sono registrati casi nel nostro paese, ma ai confini c’è chi è già in allarme. Stiamo parlando dell’influenza aviaria, che secondo l’USAV potrebbe nuovamente mettere a rischio allevamenti e volatili selvatici.
In Svizzera è già allarme rosso: l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria ha ufficialmente lanciato l’appello a prendere una serie di misure a protezione degli allevamenti di galline e tacchini, dopo che da inizio anno sono stati rilevati casi in allevamenti avicoli in sei paesi dell’Europa orientale (Polonia, Slovacchia, Ungheria, Romania, Repubblica Ceca e Ucraina) e in Germania in un uccello selvatico.
Ed è proprio quest’ultimo caso a creare timori: se il virus iniziasse a circolare tra gli esemplari migratori potrebbe esserci una diffusione non monitorata. Il clima potrebbe essere decisivo: questo inverno decisamente mite ha modificato il flusso degli uccelli che da nord est vanno a sud ovest, passando per il nostro paese e la nostra regione, ma una improvvisa discesa dei termometri, potrebbe spingere gli stormi a volare dalle nostre parti.
Al momento, quindi, nessun allarme, ma l’intera comunità internazionale ha alzato il livello di monitoraggio per questo virus che negli anni scorsi ha implicato gravi danni economici per l”industria del settore legato alle carni bianche e alle uova.