Gli amanti del fai da te lo sanno bene: per realizzare un impianto elettrico occorre avere le competenze giuste. La conoscenza della normativa e l’utilizzo di strumentazioni professionali sono elementi imprescindibili ma, per ottenere un risultato ottimale, è sempre importante tenere conto della disposizione dell’impianto. Ogni abitazione ha al suo interno un quadro elettrico, in genere posto nelle aree adiacenti all’ingresso o in una zona centrale della casa. Da questo snodo si diramano le varie linee elettriche, che raggiungono le aree periferiche attraverso una serie di canali. Ogni camera, infatti, dispone di cassette di derivazione, dove giungono i diversi fili diramandosi verso interruttori e prese di corrente.
Quadro elettrico e interruttori
Oltre a un’opportuna fase di progettazione, l’installatore deve prevedere l’utilizzo di elementi di componentistica idonei. Fondamentali, in fase preliminare, la scelta e la collocazione dell’interruttore generale, del salvavita e degli interruttori magnetotermici, che dal quadro elettrico centrale operano per alimentare luci e prese. Da essi, infatti, attraverso i tubi corrugati, i fili si diramano nei muri, dislocandosi longitudinalmente o in altezza, in base alle funzioni a cui sono destinati.
Componentistica e fascette
In un impianto a regola d’arte è importante prevedere l’utilizzo di fascette fermacavi, che aiutano a organizzare i fili accompagnandoli lungo il loro sviluppo. Tali supporti, però, devono garantire qualità, durevolezza e tenuta: per queste ragioni è importante che provengano da rivenditori selezionati e in possesso di certificazioni di qualità. Quando si tratta di fascette e componentistica di tipo elettrico, una delle proposte più ampie è quella offerta di Rs components, il cui catalogo annovera ogni tipo di supporto per installazioni di altissimo livello. Queste fascette in plastica di Rs Components Italia, ad esempio, sono realizzate in nylon provato dal marchio di sicurezza UL; sono facili da flettere, si prestano a una molteplicità di utilizzi e sono auto estinguenti a norma UL94V-2.
Come scegliere le fascette fermacavi
Grazie alla loro non sganciabilità, le fascette per cavi consentono di realizzare installazioni elettriche ed elettroniche ordinate e sicure. I modelli disponibili in commercio, pur mantenendo intatte le loro caratteristiche, possono raggiungere dimensioni differenti, per far sì che il loro utilizzo sia ottimale sia per contenere fili dallo spessore esiguo, sia per unire saldamente cavi dal diametro importante. Per quanto riguarda i modelli, oggi sono disponibili in commercio diversi tipi di fascette, come quelle sganciabili – quindi destinate a essere riutilizzate – quelle in acciaio inox e quelle a testa montata, nelle quali la presenza un foro, su una delle due estremità, consente il fissaggio a parete tramite viti e bulloni.
Canaline per instradare i fili elettrici
Per quanto riguarda i fili elettrici, quando non sia possibile effettuare interventi di muratura per la collocazione di guaine corrugate di passaggio, si può ricorrere all’uso di canaline passacavi, condotti esterni, esteticamente gradevoli alla vista, che accompagnano il percorso dei fili spesso camuffandosi con gli arredi. Si parla, in questo caso, di canaline a battiscopa, elementi longitudinali che incanalano i cavi affiancandosi alle pareti, o di canaline a pavimento, che consentono ai fili di attraversare aree sottoposte al calpestio grazie a una struttura che le rende particolarmente rigide.
Cavi elettrici: realizzare punti luce e prese di corrente
Alcune convenzioni comunemente accettate da chi si occupa quotidianamente di impianti elettrici prevedono l’utilizzo di fili di colore diverso, per facilitare la distinzione tra le linee. Il nero, ad esempio, è in genere utilizzato per l’impianto delle luci e delle prese, mentre l’azzurro indica che a quella linea è collegato il citofono. Il marrone individua invece cavi relativi ai sistemi di sicurezza, mentre il verde può essere associato alla linea telefonica.
Per quanto riguarda invece la disposizione dei fili nelle camere, la diramazione tiene sempre conto del posizionamento delle prese elettriche. In questo caso, a venire incontro all’installatore è la normativa CEI che, in linea generale, prevede una presa e un interruttore in prossimità di ogni ingresso, con altezze minime e massime che dipendono dal tipo di utilizzo a cui sono destinate.