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Il Masetto e Panino Marino entrano nella top 50 dei locali low-cost italiani

In classifica anche La Manuelina di Recco, La Brinca di Nè e L'Agave di Framura

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Genova. Un derby tra carne e pesce nel centro storico di Genova. Il Masetto e Panino Marino, due pilastri dello street food nella città vecchia, entrano nella classifica dei 50 migliori locali low-cost in Italia secondo 50 Top Italy, guida online sulla ristorazione italiana. A fregiarsi del riconoscimento in Liguria è anche la Manuelina di Recco. Due le trattorie premiate: La Brinca di Nè, addirittura quarta subito dopo il podio, e L’Agave di Framura, sulla riviera spezzina, al 47esimo posto.

Secondo il sito specializzato, Il Masetto si posiziona al 23esimo posto nella classifica 2020: “Ormai da cinque anni un punto di riferimento nella ristorazione street food del capoluogo ligure. Locale piccolissimo e sempre sovraffollato: per attendere il proprio turno ed essere serviti occorre armarsi di pazienza, ma l’attesa vale davvero la pena”.

Segue a breve distanza Panino Marino, 34esimo, una delle nuove proposte in piazza Caricamento: “Questo piccolo, accogliente locale offre una originale scelta gourmet incentrata sul pesce, come il nome suggerisce senza equivoci. Panini dunque, proposti con pane tipo tartaruga e farciti con fantasia, ma ragionato accostamento gustativo”, scrivono i redattori della guida.

Ben più tradizionale la presenza della Manuelina, caposaldo della focaccia al formaggio di Recco, che conquista la 39esima posizione: “da decenni propone quei due veli di acqua, olio e farina, farciti con la calda sensualità di una morbida crescenza ligure. Oggi la focacceria s’è rinnovata: i forni si affacciano su una grande veranda, arredata in legno e paglia di Vienna, il soffitto di foglie costellato di piccoli punti luminosi”.

Per quanto riguarda le trattorie straordinario piazzamento de La Brinca, nel cuore della Val Graveglia, al quarto posto in Italia: “La stagionalità è rispettata in ogni frangente attraverso proposte che grondano l’umore della vallata e del Tigullio. Si spazia dalla cipolla di Zerli alla patata quarantina, passando attraverso l’utilizzo prevalente di oli e vini che richiamano lo spirito austero della Liguria dell’entroterra”, spiega il sito 50 Top Italy.

E poi L’Agave, con una vista mozzafiato sul mare di Framura: “Il porticciolo è la maggiore fonte di prodotto per il locale: pesce freschissimo, in prevalenza di fondale, proveniente dalle barche dei pescatori che qui hanno base. Le materie prime sono selezionate con cura, le verdure provengono spesso dagli orti del paese o dall’entroterra, ma non possono mancare presidi liguri come l’aglio di Vessalico, gli asparagi di Albenga, le zucchine trombetta, la cipolla di Zerli. L’estro e la bravura dello chef Filippo fanno il resto”.

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