Genova. In altre città è stato annullato, in altre posticipato, a Genova invece è confermato: si terrà nel weekend dal 6 all’8 marzo in zona Fiera la seconda edizione del Festival dell’Oriente, un format che porta in tutta Italia le curiosità, il fascino e la bellezza del mondo orientale.
Quest’anno la kermesse ha dovuto fare i conti con le paure del pubblico relative al Coronavirus ed è per questo che in altre città l’evento è stato cancellato. Non passa inosservato il fatto che nel programma sia stato del tutto cancellato ogni riferimento alla Cina. Riti giapponesi, danze indiane, racconti tailandesi, acrobazione tibetane. Ma la Cina, che dell’oriente rappresenta una bella fetta, non c’è. Persino la “danza dei leoni”, nota per essere una delle attrazioni del capodanno cinese, è definita semplicemente “orientale”.
Non solo. Nel comunicato stampa di lancio del festival gli organizzatori sottolineano – non dovrebbe essercene bisogno, ma evidentemente il bisogno c’è – che “non esiste alcuna probabilità di contrarre il virus“. E ancora: “Facciamo appello a tutto il pubblico affinché possa essere presente a questa edizione per sostenerci e sostenere tutte le persone che vi lavorano, in Italia, infatti, al momento è impossibile contrarre il virus – si legge – gli unici casi sono stati prontamente isolati e provengono dall’estero, capiamo la paura di questo periodo e abbiamo un profondo rispetto di questo sentimento, ma dobbiamo superarlo con dati scientifici e buon senso”.
Al Festival dell’Oriente “non ci sono persone o merci provenienti né dalle aree contagiate né dall’estero – si legge nella nota degli organizzatori – partecipare al Festival è esattamente come recarsi al centro commerciale o al cinema, in termini di rischio. Se così non fosse, saremmo i primi a non organizzare questa edizione, per tutelare la nostra salute e quella dei nostri figli”.
E quindi, spazio al programma. Tre i palcoscenici su cui si alterneranno oltre 100 spettacoli, che faranno vivere tutto il folklore con bellissimi spettacoli di musica e danza: il pubblico potrà entusiasmarsi al ritmo della musica Bollywood, ammirare le movenze delle ballerine di Danza del Ventre, stupirsi di fronte alle acrobazie della danza dei leoni. 300 gli stand partecipanti. 18 i paesi coinvolti, tra cui Thailandia, Tibet, Giappone, Mongolia, Vietnam, India, Sri Lanka.
Non mancherà il settore dedicato al mito delle arti marziali. Numerose anche le novità di questa nuova edizione: decine di attività gratuite a cui tutto il pubblico potrà partecipare, come imparare gli origami giapponesi, partecipare ad un bagno di gong, conoscere le leggende e le storie che si nascondono dietro ai simboli più importanti delle terre d’Oriente. E poi giochi a premi e materiale per organizzare viaggi.
Info. La nuova edizione del Festival dell’Oriente di Genova sarà nei giorni Venerdì 6, Sabato 7 e Domenica 8 marzo 2020 dalle 10:30 alle 22:00 “per sconfiggere la paura”. Costo del biglietto: 13 euro.