Genova. Primo caso conclamato di Coronavirus in Liguria: ad annunciarlo Regione Liguria nel primo pomeriggio. I dettagli sono stati poi forniti nel corso di una conferenza stampa dal presidente della Regione Giovanni Toti.
Il paziente è una donna di 72 anni, turista, adesso ricoverata al San Martino di Genova. “E’ in buone condizioni” dice Toti. Il primo test al Covid19 è risultato positivo e si attende l’esito del secondo, e poi anche di un terzo da parte dell’istituto romano Spallanzani, ma secondo il sistema sanitario ligure si può già parlare di primo caso per la nostra regione.
La signora era in un albergo di Alassio dall’11 febbraio, parte di una comitiva, ed già attenzionata dal sistema sanitario perché proveniente da alcune delle zone considerate a rischio contagio. Si sta ricostruendo il suo percorso, chi ha incontrato, dove sia stata e quando. Secondo le prime informazioni la donna sarebbe transitata dal pronto soccorso di Albenga – i cui medici sono già sotto osservazione – nei giorni precedenti rispetto all’ordinanza di domenica scorsa.
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“La signora – ha detto Giovanni Toti – è giunta ad Alassio il giorno 11 febbraio e faceva parte della comitiva di cui abbiamo parlato nella conferenza stampa di ieri in quanto due soggetti si trovavano in vigilanza attiva. Essendo ad Alassio da due settimane, è necessario ricostruire la catena epidemiologica dei contatti. Tra l’altro la signora ha ricevuto le prime cure al pronto soccorso dell’ospedale di Albenga prima che scattasse l’ordinanza interdittiva emessa domenica”.
“Abbiamo rintracciato i membri del personale dell’albergo con cui è entrata in contatto e saranno sottoposti ad isolamento volontario fiduciario – continua – sl sindaco di Alassio sta firmando le ordinanze interdittive per l’albergo che ospita la comitiva e attivare la vigilanza. Il personale ed i clienti dell’albergo saranno in isolamento. Anche i membri dello staff che sono andati a casa dovranno sottoporsi a isolamento volontario e alla presa in carico presso i loro domicili. La Asl 2 sta contattando tutti i professionisti per capire quanto fosse lunga la catena epidemiologica”.