Genova. Al momento non c’è nessun caso conclamato di coronavirus in Liguria, ma oltre 40 persone sono in isolamento volontario dopo aver avuto contatti con le zone colpite dal contagio. Lo ha detto il presidente della Regione Giovanni Toti dopo il vertice a Genova con i prefetti liguri, il sindaco Marco Bucci e i vertici di Alisa. Ulteriori decisioni arriveranno oggi sulla base di ciò che comunicherà il Governo e dell’eventuale ordinanza che emetterà la Regione Liguria.
“Stiamo valutando di chiudere le scuole, ne parleremo stasera”, ha confermato il sindaco Bucci. “Dovremo trovare un equilibrio – ha aggiunto Toti – Stiamo predisponendo un’ordinanza regionale condivisa col ministero salute che preveda elementari precauzioni ove anche in Liguria vi siano portatori del virus. Siamo pronti a emanarla stasera e sarà in vigore da domattina. Sono provvedimenti che potrebbero avere un forte impatto”. Tra questi, appunto, potrebbe esserci anche la chiusura delle scuole. L’Università di Genova invece ha già deciso di sospendere le lezioni per la prossima settimana.
“Chi proviene dalle aree contagiate in Lombardia, Emilia, Piemonte e Veneto deve rivolgersi immediatamente al 112 per ogni spiegazione – ha detto Toti – e chiunque abbia un dubbio sulla propria salute non vada al pronto soccorso ma si rivolga al numero unico d’emergenza”. Al momento la quarantena obbligatoria è prevista solo per chi rientra dalla Cina, ma la Liguria chiederà di estenderla anche a coloro che provengono dalle zone dove si è diffuso il virus in Italia. “Se così non fosse – ha spiegato Toti – il combinato disposto dell’ordinanza regionale e dei poteri attribuiti ai sindaci può offrirci il quadro normativo per intervenire”.
“Noi abbiamo la situazione sotto controllo e continueremo ad avercela, bisogna mantenere la calma ma seguire le raccomandazioni del caso. Tutti quelli che sono stati in contatto con le zone di contagio hanno come dovere civile quello di autodenunciarsi far sapere la loro situazione”, ha aggiunto Bucci.
Al momento sono in isolamento fiduciario i 44 sbandieratori di Levanto che hanno partecipato al carnevale di Codogno. Il sindaco è intervenuto con un’apposita ordinanza per obbligare queste persone a rimanere chiuse in casa. In isolamento ci sono anche una donna in vacanza a Rapallo che proviene da Codogno, altre due persone a Savona residenti nel Lodigiano e la sorella del 40enne contagiato a Torino, che in questo momento si trova ad Albenga. Un altro uomo di Codogno si trovava a Lerici ma è tornato già in paese.
All’esterno dell’ospedale San Martino è stata allestita una tenda per effettuare un primo screening nel caso in cui si presentassero spontaneamente persone potenzialmente infette che rischiano di contagiare altri pazienti. “È la risposta a un’eventualità che non dovrebbe accadere – ha sottolineato Toti – ma siccome qualcuno può essere preso dal panico e andare al pronto soccorso anziché chiamare il 112 in questo modo riduciamo il rischio per gli altri”.
In Liguria sono disponibili 150 posti letto con hub regionale di riferimento al San Martino. In tutti i presidi medici sono state disposte camere di isolamento e ci sono ambulanze attrezzate con personale specializzato per intervenire. “Al momento l’emergenza non c’è – ha proseguito il governatore – ma siamo pronti ad affrontarla”.